La registrazione di atti all’Agenzia Entrate, come contratti di locazione, comodato d’uso gratuito, preliminari di compravendita immobiliare, e altri documenti legali, rappresenta una fase cruciale nel loro riconoscimento ufficiale. Diversi possono essere i processi di registrazione, i termini legali, e i costi associati.

L’adempimento può avvenire in due modi principali: in termine fisso e in caso d’uso. Il primo caso si applica quando esiste una scadenza legale precisa per la registrazione, che decorre dalla formazione dell’atto stesso.

Esempi tipici includono i contratti di locazione e di preliminare di compravendita immobiliare, che devono essere registrati entro termini specifici.

Invece, la registrazione “in caso d’uso” avviene quando un atto, non obbligatorio per sé, viene depositato presso organi giudiziari o pubbliche amministrazioni per altri fini legali o amministrativi. Ne è un esempio il contratto di comodato verbale.

Il preliminare di compravendita

Per quanto riguarda la registrazione all’Agenzia Entrate del contratto preliminare di compravendita di un immobile, noto come “compromesso”, ciò deve essere fatto entro 30 giorni dalla firma. Il costo fisso per questa operazione è di 200 euro (imposta di registro), a cui si aggiungono eventuali imposte proporzionali in caso di pagamenti anticipati, come acconti o caparre.

Ricordiamo che, il notaio gestisce direttamente la registrazione di atti redatti con atto notarile, alleviando le parti dagli oneri amministrativi. Per contratti stipulati con scrittura privata autenticata o atto pubblico notarile, l’imposta di bollo è di 155 euro in misura fissa, mentre per altri documenti scritti si applica una tariffa di 16 euro ogni 4 facciate o 100 righe.

Registrazione all’Agenzia Entrate: i costi per locazione e comodato

Tra gli atti soggetti a registrazione all’Agenzia Entrate c’è quello di locazione. I contratti di locazione devono essere registrati entro 30 giorni dalla data di stipula o decorrenza se precedente. L’imposta di registro è calcolata al 2% del canone annuo per immobili ad uso abitativo, con un minimo di 67 euro.

Per contratti di locazione commerciali o per fabbricati strumentali, le aliquote variano (dallo 0,5% al 2%).

Anche qui c’è da pagare il bollo da 16 euro ogni 4 facciate o 100 righe. Se il locatore opta per la cedolare secca non sono dovute imposta di registro e nemmeno imposta di bollo.

Il comodato d’uso gratuito di immobili deve essere registrato se stipulato per iscritto, entro lo stesso termine previsto per i contratti di locazione. La registrazione del comodato è consigliata anche per comodati verbali, per garantire una prova legale del trasferimento di possesso. Il costo di registrazione è di 200 euro, oltre all’imposta di bollo applicata analogamente ai contratti di locazione.

Dalla registrazione del comodato, inoltre, possono derivare anche agevolazioni fiscali per il locatore. Si pensi allo sconto IMU 50% per la casa data in comodato al figlio. In tal caso, uno dei requisiti richiesti per avere il beneficio, è proprio la registrazione dell’atto di comodato all’Agenzia Entrate.

Riassumendo…

  • la registrazione all’Agenzia Entrate di atti può essere in termine fisso o in caso d’uso
  • la registrazione in termine fisso è entro 30 giorni
  • si paga l’imposta di registro e quella di bollo
  • se, ad esempio, per la locazione si opta per cedolare secca non sono dovute imposta di registro e di bollo.