Come ogni anno, l’Inps ha pubblicato il report sull’erogazione del reddito di cittadinanza.

Risaltano in evidenza la suddivisione dell’erogazione tra Nord, centro e Sud nonchè il numero altissimo delle revoche rilevato dall’istituto di previdenza.

Il reddito di cittadinanza. Il report dell’Inps, divario tra Nord e Sud

Nel mese di dicembre 2021 i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza sono 1,2 milioni (90%) mentre i nuclei beneficiari di Pensione di Cittadinanza sono 143 mila (10%), per un totale di 1,38 milioni di nuclei.

Tale composizione varia in virtù della zona geografica: i nuclei percettori di RdC, rispetto ai nuclei percettori di PdC, hanno un peso minore nelle regioni del Nord, e maggiore al Centro e soprattutto nel Sud e Isole.

A fronte di circa 1,38 milioni di nuclei percettori sono state coinvolte più di 3 milioni di persone, così ripartite: 2 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, meno di 600 mila nelle regioni del Nord e più di 400 mila in quelle del Centro (Tavola 1.5 dell’Appendice Statistica).

La regione con il maggior numero di nuclei percettori di RdC/PdC è la Campania (21% delle prestazioni erogate), seguita da Sicilia (18%), Lazio (10%) e Puglia (9%); nelle quattro regioni citate risiede quasi il 60% dei nuclei beneficiari.

L’importo medio erogato nel mese di dicembre 2021 è di 546 euro con un differenziale assoluto di 296 euro tra l’importo RdC (577 euro) e l’importo PdC (281 euro).

Circa il 60% dei nuclei percepisce un importo mensile fino a 600 euro mentre neanche l’1% percepisce un importo mensile superiore a 1.200 euro (vedi Tavola 1.9 dell’Appendice Statistica); la classe modale è quella dei nuclei mono componente con importo mensile compreso tra 400 e 600 euro (323 mila, un nucleo su quattro).

L’importo medio varia sensibilmente per numero di componenti il nucleo familiare, passando da un minimo di 446 euro, per i nuclei monocomponenti, ad un massimo di poco meno di 700 euro, per i nuclei con quattro componenti.

I dati sui decaduti. Il numero è altissimo

Nel 2021 è stato revocato il beneficio a quasi 110mila nuclei, mentre nell’intero anno 2020 erano stati 26mila. I motivi per cui è possibile che il beneficio venga revocato sono molteplici. La motivazione più frequente è l’accertamento della “mancanza del requisito di residenza/cittadinanza”. Anche le false attestazioni dei requisiti sono causa di revoca del beneficio.

Nel 2021 sono decaduti dal diritto 314mila nuclei, erano stati 259 mila nell’intero anno 2020 e 80mila tra aprile e dicembre 2019. La causa più frequente è legata alla variazione dell’ISEE, che supera la soglia prevista. Tra i motivi di decadenza rilevano anche i casi in cui cambia la composizione del nucleo familiare.

I Percettori con cittadinanza italiana guidano la classifica

Quanto alla cittadinanza, nell’87% dei casi il richiedente la prestazione risulta di cittadinanza italiana, nel 9% è un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 4% è un cittadino europeo ed infine, quota strettamente residuale, i familiari di tutti i casi precedenti.