Tra il Reddito di Cittadinanza ed il green pass, per chi non ha 50 anni, basta il tampone per i colloqui? La domanda è d’obbligo in quanto dal 2022 i percettori del sussidio sono chiamati ad effettuare dei colloqui in presenza. Presso i Centri per l’Impiego almeno una volta al mese.

Ad oggi, tra il Reddito di Cittadinanza ed il green pass, basterà proprio il tampone negativo, o la guarigione da Covid, per entrare nei Centri per l’Impiego. E per sottoporsi ai colloqui obbligatori se l’età del percettore occupabile è inferiore ai 50 anni.

Il Reddito di Cittadinanza ed il green pass: per chi non ha 50 anni basta il tampone per i colloqui?

Invece, non ci sono questioni interpretative da affrontare per i percettori del sussidio occupabili che sono over 50. In quanto il Governo italiano guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi ha imposto l’obbligo vaccinale non solo per chi lavora. Ma anche per chi è disoccupato.

In più, tra il reddito di Cittadinanza ed il green pass, alla questione relativa ai furbetti del sussidio si aggiunge pure quella dei cacciatori di green pass senza averne diritto. Così come è riportato in questo articolo.

Dal tampone per i colloqui al rischio di perdere comunque il sussidio

I colloqui obbligatori, tra il Reddito di Cittadinanza ed il green pass, non sono peraltro l’unica novità per la misura dal 2022. In quanto, rifiutando la prima offerta di lavoro congrua, potranno scattare le decurtazioni per il beneficio economico. Inoltre, con sole 2 offerte di lavoro rifiutate la decadenza per il sussidio sarà inevitabile.

Mentre nel 2021 il reddito si perdeva dopo aver rifiutato la terza offerta di lavoro. Quindi, tra il reddito di Cittadinanza ed il green pass, da quest’anno per mantenere il sussidio non basterà solo fare il tampone, vaccinarsi e sostenere i colloqui. Ma bisognerà anche dimostrare di essere disposti a lavorare.