La battaglia tra Lega e Movimento 5 Stelle al Governo si gioca (anche) sui numeri del reddito di cittadinanza. I grillini evidenziano che è stato accolto oltre il 60% delle domande. Tuttavia il viceministro all’Economia Garavaglia, basandosi sui dati della Guardia di Finanza, avrebbe ribattuto che “più del 70% dei beneficiari del reddito di cittadinanza non avrebbe diritto”. Lo stesso ha chiarito che il dato è grezzo e da confermare ma che palesa una lacuna grave del sistema. Ad oggi, inoltre, e questo è un dato di fatto invece, mancano i decreti attuativi per consentire ai comuni di chiamare i beneficiari del reddito di cittadinanza per l’esecuzione dei servizi socialmente utili.

Massimo Bagnoli, amministratore unico Caf Cia e coordinatore della Consulta nazionale Caf ha messo in dubbio l’attendibilità dei dati riportati dalla Lega per attaccare il reddito di cittadinanza. Significherebbe, a conti fatti, che su 1,2 milioni di domande circa 800.000 non sono in regola con i requisiti per il sussidio economico. Vero è che il Caf si limita all’inserimento dell’Isee e alla predisposizione della domanda per il reddito di cittadinanza ma che il resto dei dati sono autocertificati dal cittadino. Bagnoli ha anche insinuato il sospetto che, posto che la prima fase del reddito di cittadinanza si è chiusa a maggio, i tempi sono ancora stretti per avere statistiche attendibili.

Ad alimentare ulteriormente la polemica è intervenuto anche il Codacons: secondo il presidente Carlo Rienzi in media solamente 1 cittadino su 3 avente diritto al reddito beneficerà concretamente della misura. Sul dibattito è intervenuto anche il Presidente Inps, Pasquale Tridico, che ha difeso a spada tratta il sistema ribadendo che i controlli contro i furbetti del reddito di cittadinanza siano capillari e preventivi. Efficacia dimostrata, a suo parere, proprio dal fatto che oltre un quarto delle domande sia stato respinto.

Chiudiamo smentendo invece la bufala sul mancato accredito del reddito di cittadinanza ad agosto: nonostante i turni di ferie estive per il personale, gli uffici Inps hanno svolto il loro lavoro regolarmente.

Nessun allarmismo quindi perché tra il 24 e il 30 del mese, come tutti i mesi, sarà accreditato ai beneficiari il sussidio spettante. In linea di massima intorno al 26-28 di agosto tutti gli aventi diritto dovrebbero trovare l’importo caricato sulla carta. Chi invece ha fatto domanda proprio nel corso di questo mese, ovvero da dopo il 6 agosto, dovrà aspettare il 15 settembre per l’esito Inps e, se l’istanza sarà approvata,  intorno al 27 settembre riceverà il primo pagamento.