Giorni o mesi contati per il reddito cittadinanza dopo le modifiche previste dalla legge di bilancio 2023. Una manovra che elimina il sussidio a partire dal 1° gennaio 2024 e che ne riduce la durata nel 2023.

Questo non significa che non ci saranno più misure di sostegno alla povertà. Ci sarà, infatti, spazio per nuovi sussidi.

Intanto, l’INPS emana una prima circolare in cui spiega come calcolare i mesi di durata del reddito cittadinanza nel 2023, dopo la riduzione da 18 mensilità ad un massimo di 7 mensilità.

Il sussidio passa a 7 mesi

La legge di bilancio 2023 (comma 313) ha stabilito che nel 2023, il reddito di cittadinanza è riconosciuto ai beneficiari nel limite massimo di 7 mesi.

Quindi, non più 18 mesi rinnovabili, previa sospensione dell’erogazione della medesima per un periodo di un mese prima di ciascun rinnovo.

La stessa manovra di bilancio 2023 stabilisce anche la citata riduzione a 7 mensilità NON si applica nel caso in cui nel nucleo familiare sia presente almeno uno tra i seguenti soggetti:

  • disabile (con disabilità media, grave e di non autosufficienza)
  • minorenni
  • ultra sessantenne.

Per questi nuclei familiari, la prestazione non soggiace, quindi, alle riduzione a 7 mesi, ma continuerà ad essere erogata fino (e non oltre) al 31 dicembre 2023.

Reddito di cittadinanza: il calcolo della durata nel 2023 (esempi)

L’INPS, alla luce di queste novità ha emanato la Circolare n. 61 del 12 luglio 2023 in cui fornisce una serie di esempi di come calcolare la durata massima dei 7 mesi per i percettori del sussidio nel 2023.

Esempio 1

Il nucleo familiare è percettore del reddito di cittadinanza ed è presente un minorenne. Il nucleo ha percepito il sussidio, per due mensilità, fino al 31 dicembre 2022. In tal caso il beneficio continuerà ad essere pagato fino al 31 dicembre 2023

Esempio 2

Il nucleo familiare è tra quelli soggetti a riduzione a 7 mensilità del periodo massimo di fruizione. Il nucleo ha percepito il reddito di cittadinanza per due mensilità fino al 31 dicembre 2022.

In tal caso il sussidio potrà essere percepito per altri 7 mesi nel 2023, scaduti i quali non si potrà fare nuova domanda.

Esempio 3

Il nucleo familiare è tra quelli soggetti alla riduzione a 7 mensilità. Il nucleo, fino al 31 dicembre 2022 ha percepito 14 mensilità del reddito di cittadinanza. In tale ipotesi, dal 1° gennaio 2023 si potranno percepire le ulteriori 4 mensilità (così da completare i 18 mesi). Successivamente, dopo un mese di sospensione, si potrà presentare una nuova domanda per la quale la misura potrà essere riconosciuta per sole 3 mensilità.

Esempio 4

Al nucleo familiare si applica la riduzione a 7 mensilità. Il nucleo ha goduto del reddito di cittadinanza fino a ottobre 2022 per 7 mesi e la fruizione è stata sospesa per 2 mensilità per ulteriori accertamenti. In questo caso, a seguito dell’esito positivo di dette verifiche, i pagamenti riprendono da gennaio 2023 e saranno pagate le due mensilità relative al 2022. Saranno poi pagati ulteriori 7 mesi per il 2023.

Riassumendo…

  • nel 2023, il reddito di cittadinanza è pagato al massimo per 7 mesi (non più  18 mesi rinnovabili)
  • non soggiacciono alla riduzione a 7 mensilità, i nuclei familiari in cui sia presente almeno uno tra:
    • persona con disabilità
    • minorenne
    • persona con almeno 60 anni di età
  • ad ogni modo il reddito di cittadinanza non potrà essere erogato oltre il 31 dicembre 2023
  • l’INPS nel Circolare n. 61 del 12 luglio 2023 fornisce una serie di esempi per il calcolo della durata del sussidio nel 2023
  • dal 2024 in reddito di cittadinanza non ci sarà più per fare spazio a nuove misure, come ad esempio il reddito di inclusione.