Fino al 20 dicembre sarà ancora possibile sfruttare il c.d. ravvedimento speciale previsto nella Legge di bilancio 2023 (L.n°197/2022). La novità è contenuta in un emendamento al DL Proroghe proposto da Forza Italia. L’approvazione definitiva dell’emendamento dovrebbe avvenire nella prossima settimana quando il testo del DDL di conversione del decreto Proroghe sarà votato in Parlamento.

L’emendamento prevede però delle novità sulle tempistiche di pagamento per perfezionare il ravvedimento speciale.

Il ravvedimento speciale

Grazie al ravvedimento speciale è possibile regolarizzare le violazioni tributarie concernenti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi di imposta precedenti.

Sono sanabili le violazioni connesse alle dichiarazioni, Redditi, Iva, 770, validamente presentate.

Chi decide di sfruttare la chance di ravvedimento speciale, pagherà le sanzioni previste dalla legge per le violazioni commesse con una riduzione a 1/18 del minimo edittale. Saranno comunque da pagare le imposte e gli interessi.

Sono ravvedibili (Fonte portale Agenzia delle entrate):

  • tutte le violazioni che possono essere oggetto di ravvedimento operoso, ex articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, in relazione ai periodi d’imposta 2021 e precedenti, purché la dichiarazione del relativo periodo d’imposta sia stata validamente presentata;
  • le irregolarità relative ai redditi di fonte estera, all’imposta sul valore delle attività finanziarie estere (IVAFE) e all’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) che non siano individuabili con i controlli automatizzati delle dichiarazioni di cui all’articolo 36-bis del DPR n. 600 del 1973, anche se relative ad attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato, nonostante la violazione dei predetti obblighi di monitoraggio.

Non sono oggetto di ravvedimento speciale:

  • le irregolarità emerse da controlli automatizzati, nonché le violazioni di natura formale;
  • le irregolarità relative agli obblighi di monitoraggio degli investimenti detenuti all’estero ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 28 giugno 1990, n. 167.

E’ escluso il ravvedimento speciale per l’emersione di attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato.

Ravvedimento speciale. Proroga al 20 dicembre

Il ravvedimento speciale era ammesso fino allo scorso 2 ottobre.

Oltre a versare la prima o unica rata era necessario rimuovere l’irregolarità commessa. Cosicché, in presenza di una dichiarazione infedele, è stato necessario presentare una dichiarazione integrativa nonché versare: la maggiore imposta (eventuale) gli interessi e la sanzione del 90% ridotta a 1/18 (5%).

Il versamento del quantum dovuto ai fini della sanatoria, può essere effettuato anche a rate: 1° rata sempre al 2° ottobre.  Sulle rate successive alla prima, da versare, rispettivamente, entro il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023, il 20 dicembre 2023, il 31 marzo 2024, il 30 giugno 2024, il 30 settembre 2024 e il 20 dicembre 2024, sono dovuti gli interessi nella misura del 2% annuo.

Nei fatti, a oggi non è più possibile sfruttare il ravvedimento speciale.

Tuttavia, in un emendamento al DL Proroghe proposto da Forza Italia, viene allungato il periodo entro il quale si può ricorrere al ravvedimento speciale. In particolare, il termine ultimo di “adesione” viene fissato al 20 dicembre 2023. Attenzione però, nell’emendamento si fa riferimento al versamento in unica soluzione entro la stessa data. Dunque, chi vorrà risparmiare grazie al ravvedimento speciale, non solo dovrà rimuovere l’irregolarità commessa entro il 20 dicembre ma dovrà pagare il quantum dovuto in unica soluzione.

Detto ciò, l’approvazione definitiva dell’emendamento dovrebbe avvenire nella prossima settimana quando il testo del DDL di conversione del decreto Proroghe sarà votato in Parlamento.

Riassumendo…

  • In un emendamento al DL Proroghe proposto da Forza Italia è esteso il periodo entro il quale si può ricorrere al ravvedimento speciale;
  • entro il 20 dicembre dovrà essere versato il totale dovuto ai fini della sanatoria, non sono previste rate per chi aderisce nel termine lungo;
  • entro la stessa data sarà necessario rimuovere l’irregolarità commessa.