Il 30 novembre 2022, cioè domani, segna sul calendario fiscale dei contribuenti italiani quattro importanti scadenze. Parliamo di:

  • Dichiarazione redditi 2022 (anno d’imposta 2021)
  • Versamento secondo o unico acconto imposte 2022.
  • Remissione in bonis cessione del credito bonus casa
  • Domanda bonus 200 euro partita IVA.

Mentre per chi omette i primi due adempimenti, come vedremo, ci sarà ancora possibilità di rimediare. Per gli altri due appuntamenti non esistono altre chance.

Scadenze 30 novembre 2022: dichiarazione redditi e versamento imposte

Tra le scadenze 30 novembre 2022, c’è l’appuntamento con l’invio della Dichiarazione redditi 2022 (anno d’imposta 2021).

L’invio, che deve essere telematico, può essere fatto direttamente dal contribuente oppure tramite intermediario incaricato.

Chi salta la scadenza, può ancora rimediare inviando la dichiarazione entro i 90 giorni successivi, quindi, entro il 28 febbraio 2023. In questo caso si parla di dichiarazione tardiva e bisogna pagare anche una sanzione di 25 euro (codice tributo 8911).

Se, invece, non si invia la dichiarazione nemmeno entro i 90 giorni successivi allora si configurerà omissione dichiarativa. In tale ipotesi occorre poi solo aspettare che sia l’Agenzia Entrate a irrogare la sanzione piena prevista.

Sempre il 30 novembre 2022 scade il termine per il pagamento del secondo o unico acconto imposte 2022. Per chi non paga entro la scadenza c’è, comunque, poi possibilità di regolarizzare il tutto attraverso il ravvedimento operoso.

La remissione in bonis per la cessione del credito

Finisce nelle scadenze 30 novembre 2022 anche la possibilità di ricorrere alla remissione in bonis per sanare l’omessa comunicazione dell’opzione di cessione del credito o sconto in fattura esercitata nei bonus casa.

A questo proposito, ricordiamo che per le spese sostenute nel 2021 e per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, il termine ordinariamente previsto del 16 marzo è stato prorogato al 29 aprile 2022.

L’omessa comunicazione comporta il non perfezionamento dell’operazione. Ecco, quindi, che, l’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 33/E del 2022) ha ammesso la remissione in bonis, ossia la chance, per chi non ha fatto l’adempimento entro il 29 aprile scorso, di farlo adesso entro il 30 novembre 2022.

In dettaglio, entro domani, si può rimediare inviando la comunicazione e versando una sanzione di 250 euro (codice tributo 8114 – Risoluzione n. 58/E dell’11 ottobre 2022).

Bonus 200 euro partita IVA nelle scadenze 30 novembre 2022

Infine, non meno importante tra le scadenze 30 novembre 2022 si annovera anche quella per la domanda bonus 200 euro partita IVA (valida pure ai fini del bonus 150 euro).

La richiesta la fanno i lavoratori autonomi (che rispettano tutti i requisiti previsti) e la fanno all’INPS se la partita IVA è iscritta a qualche casa previdenziale gestita dall’INPS (artigiani e commercianti, gestione separata, ecc.) oppure ad altra cassa professionale di iscrizione (ad esempio l’avvocato iscritto alla Cassa Forense deve presentare richiesta a questa cassa).

In ipotesi di doppia iscrizione, ad esempio di chi è iscritto sia all’INPS sia ad altra cassa, la domanda è da farsi esclusivamente all’INPS.