La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che dobbiamo“, affermava Papa Giovanni Paolo II. Proprio l’università, in effetti, dovrebbe essere l’emblema della libertà. Ovvero ogni studente deve essere libero di scegliere il percorso di studi che più lo aggrada, per poi mettere in campo quanto appreso una volta che tale percorso è finito. Finché si è studenti, d’altronde, si ha la libertà di spaziare liberamente fra i vari ambiti di proprio interesse e sognare cosa “fare da grandi”.

Una volta tagliato il traguardo della laurea bisogna affrontare il mondo del lavoro. Una vera e propria sfida per molti, che porta a dover fare i conti con tanti impegni e orari da rispettare pur di ottenere un compenso. Quest’ultimo da utilizzare per pagare i vari beni e servizi di nostro interesse. Ma non solo, i soldi possono essere utilizzati anche per andare in pensione prima. Questo è possibile grazie al riscatto della laurea che, nel corso del 2023, prevede un esborso economico non indifferente. Ecco quanto si dovrà pagare.

Quanto costa il riscatto della laurea in base all’età, da 30 a 60 anni: tabella di calcolo con esempio

L’inflazione ha un impatto negativo anche sul riscatto della laurea che nel 2023 costerà di più. Entrando nei dettagli, come si evince da una  simulazione fatta da Smileconomy per l’Economia del Corriere della Sera, sembra che la spesa del riscatto agevolato per ogni anno di corso universitario sia salito a 5.776 euro. Ovvero si dovrà corrispondere il 7,8% in più rispetto a 5.360 euro richiesti nel 2022.

In particolare viene sottolineato che per i redditi bassi e per i lavoratori autonomi può essere più conveniente il riscatto tradizionale rispetto a quello agevolato. Quest’ultimo, invece, si rivela essere particolarmente adatto per i dipendenti, con redditi medio – alto, che possono ottenere un risparmio rispetto al tradizionale fino al 76%.

Entrando nei dettagli, nel caso dei lavoratori dipendenti, il costo netto mensile del riscatto di cinque anni di studi universitari, da pagare in 120 rate, sarebbe il seguente:

  • reddito netto mensile mille euro
    • riscatto tradizionale 168 euro
    • riscatto agevolato 185 euro
  • reddito netto mensile 2 mila euro
    • riscatto tradizionale 286 euro
    • riscatto agevolato 136 euro
  • reddito netto mensile 3 mila euro
    • riscatto tradizionale 481 euro
    • riscatto agevolato 137 euro

Per i lavoratori autonomi, inoltre, viene considerato un livello di costi pari al 22%. In tal caso, facendo un confronto tra riscatto tradizionale e agevolato, i costi da sostenere sarebbero:

  • reddito netto mensile mille euro
    • riscatto tradizionale 126 euro
    • riscatto agevolato 177 euro
  • reddito netto mensile 2 mila euro
    • riscatto tradizionale 263 euro
    • riscatto agevolato 172 euro
  • reddito netto mensile 3 mila euro
    • riscatto tradizionale 354 euro
    • riscatto agevolato 156 euro.

Si tratta comunque di stime e valori medi. Bisogna infatti attendere le comunicazioni ufficiali dell’Inps per conoscere gli importi che bisognerà effettivamente pagare nel corso del 2023 per riscattare la laurea. Il tutto considerando che gli importi differiscono in base all’età, al reddito e anche al tipo di lavoro svolto.