Quanti anni di canone Rai non dovuto è possibile recuperare presentando apposita domanda? Come canta Renato Zero: “Fidati, che hanno un peso gli anni miei. Fidati, e sorprese non ne avrai. Sono quello che vedi, io pretese non ho. Se davvero mi credi, di cercarmi non smettere, no”.

L’Agenzia delle Entrate, in effetti, è alla continua ricerca di eventuali errori commessi dagli utenti, per poter applicare loro le sanzioni del caso, anche a distanza di anni. Allo stesso modo i contribuenti non dovrebbero sottovalutare i vari adempimenti burocratici, onde evitare di pagare più del previsto.

La macchina burocratica, infatti, non è infallibile. Anche il Fisco, infatti, può sbagliare e in questo caso è cosa buona e giusta richiedere il relativo rimborso.

Chi ha diritto all’esonero dalla tassa sulla TV di Stato

Lo sanno bene le tante famiglie che hanno pagato il canone Rai pur avendo diritto al relativo esonero. A tal proposito ricordiamo che non sono tenuti al versamento di tale tassa coloro che non hanno in casa un apparecchio televisivo, ma anche agenti diplomatici, funzionari o impiegati consolari, funzionari di organizzazioni internazionali e coloro che appartengo alle forze NATO di stanza in Italia di cittadinanza non italiana.

Non sono tenuti al pagamento della tassa sulla TV di Stato anche le persone con più di 75 anni. Questo a patto che presentino un reddito pari a massimo 8 mila euro annui. A tal proposito ricordiamo che si ha diritto all’agevolazione per tutto l’anno se il soggetto richiedente compie 75 anni entro il 31 gennaio. Se il compimento del 75° anno avviene dal 1° febbraio al 31 luglio, invece, viene riconosciuta solamente per il secondo semestre.

Quanti anni di canone RAI non dovuto si possono recuperare facendo domanda

Hanno diritto al rimborso, quindi, tutti coloro che si sono visti addebitare sulla bolletta dell’energia elettrica il canone Rai, pur avendo diritto al relativo esonero.

Oltre ai soggetti finora citati, come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere il rimborso se:

“il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica, e lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica ha pagato anche con altre modalità, ad esempio mediante addebito sulla pensione ;
[…]il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative a un’utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia anagrafica“.

Il riconoscimento dell’esonero e del rimborso non avviene in automatico. Bisogna invece presentare apposita domanda all’Agenzia delle Entrate. Nel modulo è necessario indicare il numero di POD dell’utenza, il numero di fattura di ogni singola bolletta su cui è stato addebitato il canone Rai e il motivo per cui si ha diritto al relativo rimborso. Per quanto concerne le tempistiche, è possibile richiedere il rimborso del Canone Rai sino a tre anni indietro. Il rimborso avviene direttamente in bolletta entro 45 giorni dalla richiesta.

Come richiedere l’esonero

I soggetti interessati e aventi diritto all’esonero dal canone Rai devono utilizzare dei moduli ad hoc, facilmente scaricabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Una volta completato in ogni sua parte, è possibile inoltrare il modulo con le seguenti modalità:

  • apposito servizio disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate;
  • presso uno degli sportelli territoriali dell’Agenzia delle Entrate;
  • chiedendo l’aiuto ad un intermediario abilitato;
  • tramite Posta Elettronica Certificata, inviando un’e-mail all’indirizzo [email protected];
  • tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno ed in plico senza busta al seguente indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale 1 di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.