Aveva chiesto all’amministratore di rifare centinaia di volte il calcolo delle spese condominiali, quando fu preso dall’ennesimo dubbio. Nella fila di formiche che marciava nel suo giardino, ce n’era una che aveva preso una traiettoria diversa ed era finita nel giardino del vicino. Come calcolare le spese di questa formica? Era di competenza sua o del vicino? Luce, acqua, tassa rifiuti? Era tutto da rifare“, afferma Fabrizio Caramagna.

Ripartire le spese tra i vari nuclei famigliari che vivono in uno stesso palazzo, in effetti, non è mai semplice.

Diversi i dubbi in merito, con ognuno che cerca di tirare l’acqua al proprio mulino, con la speranza di pagare il meno possibile. Tanti, d’altronde, sono i costi da dover sostenere per la propria casa. Non sempre, però, si dispone del denaro necessario.

Partendo da questo presupposto, pertanto, è facile intuire il motivo per cui in molti abbiano deciso di richiedere il Superbonus 110%. Si tratta, infatti, di un incentivo che consente di svolgere dei lavori sul proprio immobile senza dover spendere cifre da capogiro. Non mancano comunque le criticità e le polemiche su tale misura. In particolare il governo è al lavoro per sbloccare i crediti a favore dei condomini, anticipati dalle ditte. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Quando saranno sbloccati i crediti a favore dei condomini (e che le ditte hanno anticipato)

Il governo guidato da Giorgia Meloni è al lavoro per mettere a punto la Legge di Bilancio 2023. Diverse le questioni al centro dell’attenzione, come ad esempio i crediti bloccati del Superbonus 110%. Urge, infatti, una risposta alle imprese edili che stanno riscontrando delle difficoltà ad avere indietro il credito anticipato per i lavori dei condomini.

A fornire rassicurazioni in merito il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che a tal proposito ha dichiarato:

“Sul Superbonus le imprese devono essere salvaguardate, nel giro di un paio di giorni dovremo avere delle risposte che verranno calate nell’Aiuti quater“.

Superbonus 110%, il ruolo delle banche e le Cilas

Il viceministro ha inoltre invitato le banche ad agevolare le procedure.

Gli stessi istituti di credito, d’altronde, traggono importanti profitti dalla cessione dei crediti edilizi grazie alle commissioni richieste ai cessionari.

Sempre soffermandosi sul Superbonus 110%, inoltre, il Tesoro starebbe pensando di riaprire i termini per presentare le Cilas e poter così beneficiare di uno sconto del 110%. Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Bisogna infatti attendere le comunicazioni ufficiali del Governo per capire quale soluzione verrà messa in campo per sbloccare i crediti.