“A novembre la città si spense in un istante, tu dicevi basta ed io restavo inerme. Il tuo ego è stato sempre più forte di ogni mia convinzione. Ora a novembre, la città si accende in un istante. Il mio corpo non si veste più di voglie e tu non sembri neanche più così forte e come ti credevo un anno fa a novembre“, canta Giusy Ferreri.

Niente, o quasi, è immutabile. Molte sono le cose che cambiano alla velocità della luce, tanto da trovare qualche difficoltà nel riuscire a tenere il passo.

Basti pensare ai vari cambiamenti apportati dal governo, che hanno un impatto non indifferente sulle nostre esistenze. Spesso si tratta di nuove tasse da pagare che finiscono per pesare sulle nostre tasche. Altre volte, invece, si tratta di piacevoli novità, come l’introduzione di nuovi aiuti economici o importanti agevolazioni. Proprio in tale ambito si annovera una vera e propria rivoluzione fiscale per cui da novembre potremmo pagare alcune tasse a rate. Ecco di quali si tratta e cosa aspettarsi.

Quali tasse pagheremo a rate da novembre?

Importanti novità in arrivo con il mese di novembre che potrebbe segnare una vera e propria svolta per quanto concerne il pagamento delle tasse. A renderlo noto Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo di Montecitorio, oltre che responsabile fisco della Lega. Intervenuto nel corso del Congresso dei Tributaristi Italiani e al convegno di La Spezia dell’Associazione Nazionale Commercialisti ha affermato:

“Sarà un fatto storico, per la prima volta in 50 anni le imposte non si pagheranno più in anticipo ma ad anno concluso e reddito guadagnato. Si sta, infatti, lavorando per abolire l’acconto già da novembre 2023, a beneficio di milioni di attività economiche”. Per poi aggiungere: “Si sta studiando di introdurre la norma della Lega a mia prima firma, proposta il 5 Agosto 2020, direttamente nel decreto collegato fiscale alla manovra, per tutte le attività con un tetto di fatturato, probabilmente almeno sino a 500.000 euro di volume d’affari. Significherebbe per oltre 3 milioni di attività e svariate migliaia di contribuenti non pagare più nulla al 30 novembre 2023, rateizzandolo dunque da gennaio a giugno del 2024. Stop a prestiti in banca per pagare l’acconto di novembre e a sanzioni e interessi per chi non ci riesce. Allo stesso modo, nessuno sarà più a credito del fisco”.

Nel caso in cui la norma dovesse essere approvata, quindi, varie attività e contribuenti non avrebbero più l’obbligo di versare l’acconto Irpef entro il 30 novembre.

Potrebbero invece scaglionare i pagamenti in rate mensili, riuscendo così ad alleggerire il relativo carico sulle proprie tasche. I primi ad essere interessati da tale novità dovrebbero essere i titolari di Partita Iva il cui fatturato non supera una determinata soglia. In seguito tale agevolazione dovrebbe essere estesa a tutte le partite Iva senza limiti, pensionati e coloro che percepiscono altri redditi. La possibilità di pagare le tasse a rate, quindi, dovrebbe diventare una realtà già a partire dal mese di novembre. Non resta pertanto che attendere le prossime decisioni del governo per vedere se effettivamente sarà così e chi potrà beneficiare di tale agevolazione.