Tanti sono i lavoratori con figli a carico che sperano di poter accedere al bonus 3 mila euro in scadenza a dicembre 2023. Come canta Fedez con il brano Prima di ogni cosa dedicato al figlio: “E ho preso appunti per tutte le volte che ho sbagliato, ho un manuale d’istruzioni dove distruzioni è scritto attaccato. Tu sei il primo posto in questa vita che mi sembra nuova. Prima di ogni cosa, prima di ogni cosa”. 

I figli, in effetti, sono il primo pensiero di ogni genitore.

Saremmo disposti a fare di tutto pur di renderli felici. Si tratta d’altronde di un amore indissolubile, che niente e nessuno può spezzare. Oltre all’aspetto affettivo, però, non si possono sottovalutare le questioni di ordine pratico.

Crescere un figlio, infatti, porta con sé tutta una serie di spese che impattano sulle nostre nostre. A pesare pesantemente sul bilancio famigliare ci pensa anche l’aumento generale dei prezzi che va a ridurre ulteriormente il nostro potere di acquisto. Proprio per venire incontro alle esigenze delle famiglie economicamente più in difficoltà, il governo ha deciso di innalzare, solamente per il 2023, la soglia di esenzione dei fringe benefit a 3 mila euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Ecco come funziona.

Quali figli si considerano a carico per avere diritto al bonus in scadenza a dicembre

In genere la soglia del fringe benefit è pari a 258,23 euro. Oltre tale somma bisogna pagare l’Irpef. Il governo Meloni ha però deciso di alzare tale tetto fino a 3 mila euro in un anno. Questo è valido solo per il 2023 e per determinate categorie. In particolare ne hanno diritto i i dipendenti che hanno almeno un figlio a carico. A tal proposito, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate attraverso la circolare numero 23 /E del 1° agosto 2023, sono considerati:

“fiscalmente a carico i figli che abbiano un reddito non superiore a euro 2.840,51 (per il computo di tale limite si considera il reddito al lordo degli oneri deducibili). Per i figli di età non superiore a ventiquattro anni, tale limite di reddito è elevato a euro 4.000“. Viene inoltre sottolineato che tenendo conto del “principio dell’unitarietà del periodo d’imposta, la condizione di figlio fiscalmente a carico deve essere verificata con riferimento al 31 dicembre di ogni anno. Pertanto, nella specie, trattandosi di un’agevolazione spettante per il solo anno d’imposta 2023, occorre verificare il superamento o meno del limite reddituale alla data del 31 dicembre 2023“.

Fringe benefit, come ottenerlo

Il fringe benefit fino a 3 mila euro può essere erogato dalle aziende del settore privato ai propri dipendenti.

Non possono beneficiare di tale opportunità, invece, i soggetti che lavorano nel settore pubblico. L’incentivo è esentasse, i lavoratori interessati non devono presentare alcuna richiesta per ottenere il bonus 3 mila euro. Quest’ultimo, infatti, viene erogato dai datori di lavoro direttamente in busta paga. Non si deve comunque dare per scontato l’erogazione di tale misura. Il bonus da 3 mila euro, è bene sottolineare, non è un obbligo. Bensì è facoltà dell’azienda decidere se elargire o meno tale fringe benefit.