Il Ministero della giustizia e l’Agenzia delle Entrate, lo scorso mese di giugno 2023, hanno stipulato la convenzione che consente l’accesso autonomo degli ufficiali giudiziari alle banche dati dell’Agenzia. Un accesso utile ai fini della ricerca telematica di beni con titolo esecutivo da pignorare su richiesta di creditore o da sottoporre a procedura concorsuale da parte del curatore della liquidazione giudiziale.

La convenzione, a partire da questo mese di ottobre 2023 è pienamente operativa. Lo fa sapere lo stesso Ministero della Giustizia tramite le pagine del proprio quotidiano online istituzionale.

Questo significa che il pignoramento dei beni diviene più facile e veloce.

Cosa dice il legislatore

Ai sensi la norma sulla ricerca telematiche dei beni da pignorare (art. 492-bis del Codice di Procedura Civile) dice che:

su istanza del creditore munito del titolo esecutivo e del precetto, l’ufficiale giudiziario addetto al tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede, procede alla ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare.

Proprio a tal fine, la convenzione stipulata tra Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate è finalizzata a rendere più efficace e snella la procedura.

Nella convenzione è coinvolto anche il Dipartimento per la Transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione sociale, per il tramite della sua Direzione generale per i servizi informativi automatizzati.

Pignoramento beni più facile e veloce: la ricerca in Anagrafe tributaria

Il Ministero della Giustizia ha annunciato, quindi, che è stato completato il processo di connessione alle banche dati dell’Agenzia delle Entrate da parte di tutti gli uffici NEP (Uffici Notificazioni, Esecuzioni e Protesti). Tali uffici, dal mese di ottobre 2023 possono accedere direttamente e reperire agevolmente i dati sui beni da sottoporre a pignoramento.

In particolare, gli ufficiali giudiziari possono più facilmente trovare i beni mobili e immobili da sottoporre a pignoramento e di trovarli direttamente all’interno dell’Anagrafe tributaria, comprensiva dell’archivio dei rapporti tributari, senza oneri aggiunti per la finanza pubblica.

Questo significa che l’ufficiale giudiziario riesce a individuare in maniera semplice e veloce se il debitore ha beni immobili intestati. E anche se ha auto intestate, c/c, ecc.

Le risposte alla ricerca sono fornite in pochi minuti. Il tutto nel rispetto della privacy e accelerando i tempi di soddisfazione dei creditori.

Riassumendo…

  • il Ministero della Giustizia e l’Agenzia Entrate hanno siglato una convenzione per accelerare i tempi di ricerca dei beni da poter sottoporre a pignoramento
  • la convenzione è operativa da ottobre 2023
  • in sostanza, gli ufficiali giudiziari, possono attraverso l’anagrafe tributaria individuare i beni pignorabili
  • in questo modo si rende più efficace e veloce il soddisfacimento dei creditori.