Permessi legge 104 per assistere il familiare disabile, i quesiti dei nostri lettori:

1) Gentile signora, sono un operaio di un industria privata, ed a Lei chiedo se posso usufruire della Legge 104, in quanto mia madre si è ammalata gravemente, di conseguenza abbiamo fatto le relative domande per la legge 104/92 con articolo 3 comma 3 e l’ accompagnamento, queste hanno avuto esito positivo. Altresì, essendo residente a Bologna come occupazione  lavorativa, posso aver diritto ad usufruire della stessa.  Sicura di una vostra risposta distinti saluti.

Risposta

La normativa stabilisce che il lavoratore che usufruisce dei permessi per assistere il familiare in condizione di grave disabilità, residente in un comune differente dal proprio e comunque ad una distanza stradale superiore a 150 km, debba attestare l’effettivo raggiungimento del familiare con disabilità, al quale presta assistenza, e quindi il suo luogo di residenza.

Il Decreto Legislativo 119/2011 riporta “idonea documentazione o titolo di viaggio”.

Permessi legge 104 e idonea documentazione di viaggio

Il lavoratore, sostanzialmente, ha ora l’onere di provare di essersi effettivamente recato, nei giorni di fruizione del permesso Legge 104/92, presso la residenza del familiare al quale presta assistenza.

L’attestazione, come meglio chiarito, nella circolare della Funzione Pubblica, n. 1/2012 sarà il pedaggio autostradale, il biglietto del mezzo utilizzato per lo spostamento, oppure dichiarazione del medico o della struttura sanitaria presso cui la persona disabile è stata eventualmente accompagnata.

Permessi legge 104 in azienda metalmeccanica

2) Buongiorno, lavoro in azienda privata con c.tto metalmeccanico. I 3gg mi sono utili per assistere mia figlia (handicap grave) 100% con accompagnamento, legge 104 comma 3. Da circa 3 anni ho un sospeso con l’INPS che reclama irregolarità. 
Ho sospeso la dichiarazione annuale con annessa richiesta per usufruire dei permessi perché non più previsto dalla legge a meno che non si verificassero cambiamenti importanti. 
E’ vero che la ditta avrebbe dovuto continuare a fare dichiarazione per aver diritto ad un rimborso sui miei contributi?
Ringrazio anticipatamente.

Novità permessi legge 104 nei contratti metalmeccanici

I contratti metalmeccanici nel 2017 hanno subito importanti novità, che hanno influito anche sui permessi retributi legge 104, ovvero quelli concessi al lavoratore nei casi di assistenza o cura a familiare affetto da grave disabilità.

Nel CCNL Metalmeccanici 2017/2021 si legge che i permessi di lavoro retribuiti legge 104, potranno essere cumulati  dal lavoratore solo dopo aver presentato, al datore di lavoro, un piano di programmazione mensile.

Ricordiamo che in linea generale, i lavoratori assunti con CCNL Metalmeccanici, hanno diritto a 104 ore di permessi retribuiti all’anno, che possono di norma essere utilizzati previa richiesta di almeno 15 giorni prima e nel rispetto del 5% di assenze.

I permessi non goduti (ROL)  durante l’anno, il lavoratore potrà fruirne per ulteriori 24 mesi prima della liquidazione in busta paga da parte del datore di lavoro.

Leggi anche: Legge 104, i permessi non goduti, si perdono?

Chi deve fare la domanda per fruire dei permessi legge 104?

In riferimento al quesito non mi è chiaro, non capisco perché non ha continuato a farne richiesta in quanto è un diritto che spetta per chi assiste un familiare disabile. La domanda per fruire dei permessi retribuiti (L.104/92), deve essere effettuata dal lavoratore in modalità telematica (circ. 117/2012) attraverso uno dei seguenti tre canali:

  • WEB – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto – servizio di “Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”;
  • Patronati – attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;
  • Contact Center Multicanale – attraverso il numero 803164 gratuito riservato all’utenza che chiama da telefono fisso e il numero 06164164 con tariffazione a carico dell’utenza chiamante abilitato a ricevere esclusivamente chiamate da telefoni cellulari.

Resta fermo l’obbligo di comunicare tempestivamente all’Inps e al datore di lavoro ogni variazione delle situazioni di fatto e di diritto dichiarate nella domanda.

La ditta non può chiedere un rimborso dei contributi, se alla base non c’è una domanda del lavoratore e la richiesta di fruizione di tali permessi, in base alla normativa vigente.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]