Permessi legge 104 retribuiti per assistere il familiare con handicap grave, un nostro lettore ci chiede nello specifico se la domanda può essere trasferita ad una parente che abita vicino. In quest’articolo esamineremo il quesito della nostra lettrice, con una breve panoramica degli aventi diritto.

Permessi legge 104: quesito

Gentile signora Tortora, sono una invalida, momentaneamente sono domiciliata  in ……  dove ho  dovuto sottopormi a cure chemioterapici,  avendo fatto domanda di invalidità, mi è stata riconosciuta  con legge 104 avendo una figlia qui in …….

Ho messo lei come titolare di questa legge per farmi accompagnare nelle varie visite che assiduamente svolgo al centro tumori di Milano.

Apro una parentesi, la ditta dove lavora mia figlia ad oggi non le ha concesso questi permessi anche se le sono stati presentati il verbale provvisorio e quello originale, si sono giustificati dicendo che aspettano la risposta dell’INPS alla domanda che mia figlia ha presentato tramite un Caf, la domanda è stata presentata il 22 gennaio ad oggi non ha avuto risposta, è mia figlia ha dovuto prendere delle ferie per accompagnarmi  a queste visite.

Io nel frattempo ho finito la chemio e dopo l’ultima visita che farò  il 4 aprile se tutti i risultati vanno bene, dovrei ritornare almeno momentaneamente nella mia città, da quello che è stato riferito dal Caf  mia figlia che vive 1000 km di distanza non può usufruire  di questi permessi per venire ad assistermi a tale distanza, posso trasferire ad una mia parente che vive nella mia  stessa città, questa  legge? Se si, come fare? Ringrazio.

Permessi legge 104: gli aventi diritto

La normativa della legge 104/92 all’art.  33 prevede che la persona con disabilità grave possa essere assistita dal familiare che ne abbia i requisiti previsti dalla legge.

Hanno diritto a fruire dei tre giorni di permessi lavorativi retributivi:

  • il coniuge, i parenti e gli affini entro il secondo grado.

La normativa prevede la possibilità di estendere il diritto ai parenti ed affini entro il terzo grado se ci si trova in particolari condizioni.

Nello specifico, l’estensione del diritto a parenti ed affini entro il terzo grado è prevista solo nel caso in cui il coniuge o i genitori della persona da assistere abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

I lavoratori del settore pubblico o del settore privato, anche a tempo determinato, ai sensi dell’art.33, comma 3 della legge 104, possono usufruire dei permessi nella misura di tre giorni mensili anche frazionabili in ore, indipendentemente dall’orario di lavoro.

Condizione essenziale per poter chiedere i permessi legge 104

Condizione essenziale per poter richiedere i permessi 104 è che il familiare da assistere si trovi in una condizione di handicap grave certificata (verbale legge 104 art. 3 comma 3), il familiare d’assistere non sia ricoverato in struttura a tempo pieno, strutture sia pubbliche che private che assicurano assistenza sanitaria continuativa.

I permessi retribuiti per legge 104, sono coperti dalla contribuzione figurativa.

Conclusione

Nel quesito della nostra lettrice, i permessi legge 104 possono passare da sua figlia ad un altro familiare, solo se rientra nelle situazione sopra menzionate.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”