Nel complesso panorama del settore immobiliare italiano, ci sono diverse opportunità per i proprietari di case che desiderano ristrutturare o migliorare le proprie proprietà. Si distinguono due opzioni di spicco: il bonus ristrutturazioni (“bonus ristrutturazioni”) e l’ecobonus. Questi incentivi offrono sostanziali vantaggi fiscali per le ristrutturazioni che migliorano sia il comfort che l’efficienza energetica degli immobili residenziali.

Si tratta di due detrazioni fiscali da poter portare in dichiarazione redditi e da spalmare in 10 quote annuali di pari importo.

In redazione giunge un quesito.

Salve, sono proprietario di un immobile su cui sto facendo lavori di ristrutturazione. In dettaglio sto sostituendo gli infissi di casa e rifacendo intonaco interno. Si tratta di interventi che porteranno un risparmio energetico sull’appartamento. La ditta che mi sta facendo i lavori dice che per le spese posso usufruire del bonus ristrutturazione 50% o dell’ecobonus 65%. Inoltre,  mi dice che i due benefici fiscali sono alternativi, nel senso che per la stessa spesa devo decidere di quale dei due bonus godere. La ditta, quindi, mi dice di sceglie poiché in base alla scelta dipenderanno anche gli adempimenti e i requisiti necessari per avere l’uno o l’altro bonus. Io non ne sono convinto, nel senso che credo siano cumulabili. Chi ha ragione?

Bonus ristrutturazione ed ecobonus

Tra i bonus lavori casa, quello per le ristrutturazioni prevede una detrazione fiscale del 50%, rendendolo un’opzione interessante per i proprietari che considerano miglioramenti e manutenzioni alle loro proprietà. Questo bonus ristrutturazione è pensato per specifiche tipologie di ristrutturazioni, tra cui, ad esempio, sostituzione o installazione di finestre, rifacimento impianti, ristrutturazione bagno, ecc.

L’ecobonus prevede una detrazione fiscale del 65% per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica di un edificio. Questo bonus copre una serie di progetti, tra cui:

  • Isolamento termico: isolare l’involucro dell’edificio per ridurre la perdita di calore, migliorando così l’efficienza energetica e riducendo i costi di riscaldamento.
  • Sistemi di riscaldamento: installazione di pompe di calore, collettori solari per la produzione di acqua calda e scaldacqua a pompa di calore per ridurre la dipendenza dai metodi di riscaldamento tradizionali.

Nell’ecobonus ordinario può rientrare anche la spesa per la sostituzione di infissi.

In tal caso, tuttavia, è necessario che da detta sostituzione ne derivi un miglioramento energetico per l’ambiente, in termini di risparmio energetico. Un miglioramento che deve essere opportunamente certificato.

Bonus lavori casa: la cumulabilità

Per espressa previsione normativa i bonus lavori casa non sono cumulabili. In altre parole, se la stessa spesa può essere ammessa sia al bonus ristrutturazione sia all’ecobonus, il contribuente deve decidere a quale dei due bonus accedere. Non può beneficare di entrambi. Tuttavia, se per esempio, il contribuente sullo stesso immobile sostiene spese che sono ammesse solo al bonus ristrutturazione e spese che sono ammesse solo all’ecobonus, allora in tal caso può avere entrambi i bonus (ognuno con riferimento alle specifiche spese che vi rientrano).

Sulla base di dette regole, dunque, il lettore, ad esempio, per la sostituzione degli infissi deve scegliere se avere il bonus lavori casa 50% oppure l’ecobonus ordinario.

Si consideri inoltre che ciascun bonus è limitato al tetto di spesa designato, il che significa che una volta raggiunto questo tetto, i costi aggiuntivi non possono essere coperti da un altro bonus.