In Italia gli insegnanti vanno in pensione troppo tardi. Eppure il mestiere del professore è usurante e merita maggior tutela.

L’Italia è il Paese che ha gli insegnanti più vecchi d’Europa, forse del mondo. Merito della longevità e della qualità della vita, ma non solo. Il sistema pensionistico italiano non riconosce ai docenti la possibilità di lasciare il lavoro prima del raggiungimento dei 67 anni di età.

Il corpo docente in Italia vanta, di conseguenza, una età media superiore ai 52 anni.

Se si escludono le educatrici delle scuole d’infanzia, la media sale a 54 anni. Questo perché il pensionamento anticipato per i docenti di scuole primarie e secondarie è precluso.

Insegnanti lavoro usurante o no

Di recente si sta discutendo della proposta di legge per ripristinare la vecchia quota 96 per consentire l’uscita anticipata dal mondo della scuola a 60 anni con almeno 36 di contributi. Servirebbe a svecchiare il corpo docente a dare impulso al ricambio generazionale. Dice Marcello Pacifico, presidente dell’Anief:

non si possono tenere in servizio per 40 anni delle persone a svolgere la stessa professione, mentre il burnout avanza andando a determinare disturbi per la salute”.

Il mestiere dell’insegnante è usurante e merita di essere tutelato. Ma, a quanto pare, la riforma pensioni 2022 prevede – secondo la nuova lista lavori gravosi proposta dalla commissione Damiano – l’estensione di Ape Sociale (in pensione a 63 anni) solo ai maestri delle scuole elementari.

Non si capisce perché i maestri possono rientrare fra i nuovi mestieri usuranti, mentre i professori delle scuole secondarie no. Eppure entrambi svolgono lo stesso mestiere.

In Francia, pensione a 62 anni

Studi approfonditi evidenziano come l’Italia sia il Paese più vetusto in Europa sotto questo aspetto. In Francia, ad esempio, i docenti vanno in pensione a 62 anni. Gli over 50 sono appena il trenta per cento del totale alle superiori e il venti per cento nelle scuole primarie.

Non solo. Mentre in Italia gli insegnanti delle scuole elementari under 35 sono una percentuale inferiore al 12%, in Francia rappresentano quasi la metà dell’intero corpo docente.

Anche in Germania si va in pensione prima, a 63 anni. Mentre in Spagna l’adeguamento alle aspettative di vita che prevede il pensionamento a 67 anni, come in Italia, dovrebbe scattare a partire solo dal 2027. In generale, però, nel resto d’Europa gli insegnati vanno in pensione prima dei 65 anni. Ma, soprattutto, l’età pensionabile è la stessa per qualsiasi ordine e grado di scuola.