Le parti sociali (sindacati) insistono con il Governo per inserire ulteriori misure in favore dei pensionati. L’intento è quello di combattere il fenomeno “inflazione alle stelle”. Dopo il bonus 200 euro (del decreto Aiuti) ecco che potrebbe arrivare la “quattordicesima rafforzata”.

Una ulteriore misura, dunque, che verrebbe messa in campo per contrastare la diminuzione del potere d’acquisto delle pensioni.

Il bonus 200 euro una tantum di luglio

A luglio, i pensionati, con reddito 2021 inferiore a 35.000 euro, riceveranno, dall’INPS, il bonus 200 euro “una tantum” previsto con l’art. 32 del decreto Aiuti.

Il beneficio spetterà (in automatico e senza fare domanda) nel rispetto del citato requisito reddituale, ai titolari di:

  • uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria (ad esempio pensione di anzianità)
  • pensione o assegno sociale
  • pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti
  • indennità di accompagnamento.

Altra condizione indispensabile per avere il bonus 200 euro pensionati è che il pensionato stesso abbia residenza in Italia.

La quattordicesima di luglio

Ora come anticipato, i sindacati chiedono al Governo un sorta di quattordicesima rafforzata (quindi, un aumento dell’importo attualmente spettante). Ciò per le pensioni fino a 1.500 euro.

La quattordicesima, ricordiamo, è una somma aggiuntiva alla pensione corrisposta dall’INPS a luglio o a dicembre di ogni anno. Non tutti i pensionati ne hanno diritto. Spetta, infatti, ai pensionati di almeno 64 anni che hanno

un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 e fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

Il pagamento della quattordicesima è effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni sulla base dei redditi degli anni precedenti.