Io ascolto e non capisco e tutto attorno mi stupisce. La vita, com’è fatta e come uno la gestisce e i mille modi e i tempi, poi le possibilità, le scelte, i cambiamenti, il fato, le necessità. E ancora mi domando se sia stato mai felice, se un dubbio l’ebbe mai, se solo oggi si assopisce, se un dubbio l’abbia avuto poche volte oppure spesso“, canta Francesco Guccini con il brano Il pensionato.

Tanti, in effetti, sono i cambiamenti con cui dobbiamo farei i conti.

Allo stesso modo vari e diversi sono i dubbi che ci affliggono. Lo sanno bene molti lavoratori che dopo tanti anni di duro lavoro non vedono l’ora di poter andare finalmente in pensione. A tal fine bisogna possedere determinati requisiti anagrafici e contributivi. Quest’ultimi sono stati oggetto nel corso degli anni di continui cambiamenti che avranno delle ripercussioni anche per il 2024. Ecco cosa aspettarsi.

Manovra 2024, come cambiano i requisiti per uscire dal lavoro

A dispetto delle aspettative il governo Meloni ha deciso di non confermare per il 2024 alcune misure ad oggi disponibili per uscire in anticipo dal mondo del lavoro. Anzi, come spiegato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, i requisiti per beneficiare del trattamento pensionistico in anticipo risulteranno ancora più restrittivi. Entrando nei dettagli la Premier Giorgia Meloni, così come si legge sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha fatto sapere che:

“Una misura che abbiamo introdotto è quella di eliminare il vincolo che prevede che chi è nel contributivo possa andare in pensione una volta raggiunta l’età prevista solo se ha raggiunto un importo pensionistico pari a 1,5 volte la pensione sociale. Cioè: se l’importo di una pensione, che è frutto di contributi e che quindi è del pensionato, è inferiore a 1,5 volte la pensione sociale, io non ho diritto più ad andare in pensione quando l’età me lo consente, vado in pensione oltre i 70 anni. Secondo noi questa misura non è una misura corretta e abbiamo rimosso questo vincolo.

Aggiungo, sempre sul tema delle pensioni, che Ape Sociale e Pensione Donna saranno sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi per i caregiver, per i disoccupati, per i lavori gravosi e per i disabili; e con 35 anni, come prevedeva Opzione Donna, per le donne”.

Pensioni 2024 con nuovi requisiti: i nati nel 1962 sono i nuovi esodati?

Nel 2024, quindi, chi desidera uscire anticipatamente dal mondo del lavoro deve aver compiuto almeno 63 anni.

In base a quanto previsto dalla Manovra, infatti, sarà possibile andare in pensione a patto di aver compiuto tale età. E, ovviamente, maturato 41 anni di contributi. Le donne potranno uscire sempre se in possesso dello stesso requisito anagrafico, ma con 35 anni di contributi. I lavoratori dovrebbero poter uscire con 36 anni di contributi.

Questo sempre a patto di avere almeno 63 anni e rientrare in una delle categorie a cui a oggi è concessa l’Ape sociale. Ovvero si tratta di invalidi, disoccupati, caregiver e coloro che svolgono lavori gravosi. Questo vuol dire che le persone che compiranno 62 anni nel 2024 non potranno andare in pensione. Definire i lavoratori nati nel 1962 come i nuovi esodati può risultare eccessivo. Tuttavia è certo che in seguito al cambiamento dei requisiti, coloro nati l’anno in questione dovranno necessariamente attendere più del previsto.