Buongiorno, 
ho iniziato a lavorare a giugno del 1977, all’età di 14 anni, ad oggi ho maturato 41 anni e otto mesi di contributi, compreso 10 Mesi di disoccupazione del 2011,
negli ultimi 7 anni ho lavorato sempre e a tempo indeterminato. 
Nel sito INPS nella pagina “mia pensione futura” leggo che la data per la pensione anticipata prevista  è dal 1/Dicembre 2020. 
Adesso siamo stati informati che ad Aprile/Maggio saremo licenziati, o meglio chiedo di dimetterci e ci siamo rifiutati,  per cui saremo licenziati per cambio di azienda.
Visto che per i lavoratori precoci è prevista un’ agevolazione per poter andare in pensione anticipata con 41 anni e 5 mesi usufruendo della NASPI,
vorrei proporre alla mia attuale azienda di licenziarmi e darmi un contributo per coprire la differenza tra disoccupazione e busta paga  per arrivare al completamento dei contributi pensionistici.
Vorrei sapere come dovrei essere licenziato (il sindacato mi ha detto che non deve essere consensuale) e visto che ad Aprile avrò maturato 41 e 10 mesi 
se devo comunque  attendere 2 anni e finire completamente NASPI, rimanere  senza il sussidio per 3 mesi, come indicato per 41 anni lavoratori precoci 
oppure se al completamento dei contributi previsti  mi verrà corrisposta la pensione?
Rimango in attesa di sua gentile risposta.

Quota 41

Il licenziamento non deve essere consensuale poiché la perdita del lavoro deve essere involontaria.
Per accedere alla quota 41 precoci da disoccupato deve completare interamente la fruizione della Naspi e potrà presentare domanda di pensionamento solo dopo che saranno trascorsi 3 mesi dalla fine della Naspi, poi, inoltre, dovrà attendere ulteriori 3 mesi per la decorrenza della pensione poiché il decreto 4/2019 ha introdotto la finestra di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti per la decorrenza della pensione anche per la quota 41. I requisiti per i lavoratori disoccupati, però, comprendono che la fruizione della Naspi sia terminata da almeno 3 mesi.
Questo, nel suo caso, significa che se, ipoteticamente, lei entra in Naspi a maggio 2019, termina la fruizione a maggio 2021.
Dovrà attendere i 3 mesi dal termine della Naspi e i 3 mesi per la decorrenza della pensione che, in teoria dovrebbe avvenire il 1 dicembre 2021.

Pensione anticipata

Per quel che riguarda, invece, la pensione di vecchiaia, il sito dell’INPS ancora riporta proiezioni di pensionamento basate sull’aumento dei 5 mesi di età pensionabile che, poi, per chi accede alla pensione con la quota 41 e alla pensione anticipata è stato bloccato dal DL 4/2019.

Fino al 2026 per accedere alla pensione anticipata servono, per gli uomini, 42 anni e 10 mesi di contributi che lei, avendo 41 anni e 8 mesi di contributi a febbraio 2019, raggiungerebbe ad aprile 2020. Aggiungendo i 3 mesi di attesa per la decorrenza della pensione dovrebbe poter accedere alla pensione anticipata dal  1 agosto 2020. Se la sua azienda dovesse licenziare continuerà ad accumulare contributi nel periodo di Naspi potendo, poi, al momento della decorrenza della pensione, sospendere l’indennità per accedere alla pensione anticipata.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”