Guida alla pensione di invalidità 2015: a chi viene riconosciuta, quali sono gli importi e come fare domanda e mantenere il diritto. Nelle pagine che seguono vedremo tutto quello che c’è da sapere sulla prestazione economica in esame: natura del sostegno, beneficiari, requisiti fisici e reddituali e calcolo degli assegni. Si tratta di un pratico vademecum da tenere a mente e aggiornato al 2015.  Parcheggio disabili: guida alle nuove regole per il cartellino    

Pensione di invalidità 2015, beneficiari e requisiti: a chi spetta

  La pensione di invalidità, detta anche di inabilità, è stata introdotta dalla Legge 118/1971, articolo 12.

L’assegno viene riconosciuto ad invalidi civili appunto, o mutilati, di età compresa tra i 18 e 1 65 anni e 3 mesi con comprovata inabilità lavorativa oppure alle persone con invalidità al 100%. Il limite anagrafico massimo viene aggiornato annualmente sulla base delle aspettative di vita Istat. Il sostegno economico in esame ha quindi natura assistenziale. Questo spiega il motivo per cui per il riconoscimento devono essere rispettati alcuni requisiti di reddito. Per la pensione di invalidità 2015 il limite di reddito è stato fissato a 16.532,10 euro: come si può notare è più elevato rispetto a quello per l’assegno mensile di invalidità. La prassi Inps ha confermato che il reddito viene calcolato su base personale: rilevano quindi solo le entrate del soggetto invalido e non anche quelle del coniuge. La giurisprudenza però in più occasioni ha optato per l’interpretazione opposta, meno favorevole al beneficiario. A risolvere la vexata quaestio è stato il legislatore: l’articolo 10 del decreto legge 76/2013 ha infatti stabilito che il riferimento del limite reddituale si riferisce all’Irpef e esclude quello degli altri componenti del nucleo familiare, ivi incluso quello del coniuge. Altro requisito riguarda la residenza in Italia (da segnalare a questo proposito la sentenza 187/2010 della Corte Costituzionale che ha superato il requisito della titolarità della carta di soggiorno).
 

Pensione di invalidità 2015: importi e mensilità

L’assegno per la pensione di invalidità viene riconosciuto per 13 mensilità a decorrere dal mese successivo a quello della richiesta. L’importo della pensione di invalidità 2015 è stato fissato a 279,75 € al mese. L’assegno non è reversibile agli eredi. Dal 2001, se il titolare della pensione di inabilità e il coniuge hanno redditi particolarmente bassi, l’importo della pensione di invalidità civile può subire un incremento di 10,33 euro al mese, sempre per 13 mensilità. Questa soglia di povertà per il 2015 è stata fissata a 5.965,05 euro. Dopo il compimento dei 60 anni è inoltre previsto il cd incremento al milione (articolo 38 della legge 448/2001), qualora sussistano particolari requisiti di reddito personale e coniugale (per il 2015 limite massimo fissato a 8.304, 79 euro). Questa previsione può comportare un aumento dell’importo della pensione di invalidità 2015 pari a 359,08 €. In questo modo si possono percepire fino a 638,83 euro al mese.    

Pensione di invalidità 2015: compatibilità e trasformazione

La pensione di invalidità non è incompatibile con altre prestazioni di carattere assistenziale, a differenza di quanto previsto ad esempio per l’assegno mensile. Questo significa quindi che la pensione può essere riconosciuta anche al titolare di altre prestazioni previdenziali di invalidità ed è compatibile anche con l’indennità di accompagnamento. Resta fermo però il principio che impedisce all’invalido di percepire più benefici economici di diversa natura per la stessa patologia. Ne consegue che la pensione di invalidità non è compatibile con altre prestazioni assistenziali o con indennizzi a ciechi o sordomuti. Abbiamo visto sopra che la pensione di invalidità per il 2015 viene riconosciuta fino a 65 anni e tre mesi (limite aggiornabile sulla base delle aspettative di vita). Dopo questa soglia avviene la trasformazione automatica in assegno sociale.