Pensione anticipata precoce, il quesito di un nostro lettore:

Salve, mi scusi se mi rivolgo a Lei per chiedere informazioni ma ho preso il suo indirizzo da un articolo di internet, volevo porgerLe solo una domanda: E’ possibile richiedere la pensione dopo 41 anni di contributi essendo lavoratore precoce e vedovo da 12 anni perché mia moglie era malata è deceduta?

E’ possibile avere risconosciuto il diritto di equiparazione alla donna essendo lavoratore dipendente pubblico e avendo cresciuto da solo mia figlia che ora ha 19 anni ? La ringrazio e porgo distinti saluti.

Risposta

Possono accedere alla pensione anticipata Quota 41, i lavoratori dipendenti ed autonomi, iscritti all’AGO, che abbiano maturato almeno un anno di contributi, nello specifico corrispondente a 12 mesi e 52 settimane lavorative.

L’anno di lavoro deve risultare svolto prima del compimento del 19° anno di età, inoltre bisogna trovarsi nelle seguenti categorie di tutele:

  • Dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente, e che da tre mesi non percepiscono la NASPI;
  • Lavoratori dipendenti e anche lavoratori autonomi, che da circa 6 mesi assistono il familiare con handicap grave ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3 (Caregiver)
  • Lavoratori con una disabilità accertata superiore o uguale al 74%;
  • Dipendenti che svolgono un lavoro usurante
  • Dipendenti che svolgono un lavoro gravoso almeno da 6 mesi

Pensione e riduzione requisito contributivo per figli

In riferimento alla riduzione dell’età perchè vedovo ha cresciuto da solo suo figlio, probabilmente si riferisce all’emendamento previsto all’interno della legge di stabilità 2018 che impatta sui requisiti contributivi per accedere ad Ape Sociale che riduce i contributi richiesti per le madri lavoratrici.

Dal 2018,  le donne che accedono alla pensione anticipata Ape sociale, con il requisito dell’età di  63 anni, hanno diritto a uno sconto contributivo secondo il numero dei figli.

Nel dettaglio, la riduzione del requisito contributivo per la pensione Ape sociale è pari a 1 anno per ogni figlio, sino a un massimo di due.

Le lavoratrici con figli, facenti parte delle prime tre categorie beneficiarie dell’Ape social, cioè disoccupati, caregiver e invalidi dal 74%, possono ottenere l’anticipo pensionistico con un minimo di 28 anni di contributi anziché 30, mentre le appartenenti agli addetti ai lavori gravosi con un minimo di 34 anni di contributi anziché 36.

La norma per il momento non è operativa si attendono le specifiche INPS che arriveranno a breve, inoltre questo vale solo per la pensione anticipata Ape Sociale e non per i lavoratori precoci, ed è prevista solo per le mamme lavoratrici.

Al momento, ai fini dell’accesso a pensione, non vi sono trattamenti specifici per anticipare la decorrenza del trattamento pensionistico diretto in presenza di situazioni di vedovanza nel caso specifico.

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