Pensione anticipata lavoro usurante infermiere, il quesito di un nostro lettore:

Salve, ho letto un suo articolo su quando andare in pensione, onestamente nemmeno il mio patronato è stato capace di darmi risposte concrete. Ho effettuato corso di infermiere nel 1978, lavorato a singhiozzo e quindi assunto il 04/08 1979 presso azienda ospedaliera, il 30/08/2016 ho chiesto licenziamento all’azienda per motivi personali, ho continuato a lavorare presso un bar nella mia isola per 6 mesi e nel 2017 ho lavorato altri 4 mesi presso un ristorante, adesso prendo la disoccupazione da novembre per 3 mesi. Ho fatto domanda presso patronato chiedendo alla mia azienda lo storico notti effettuate negli ultimi 10 anni ( circa 108 all’anno) quindi rientro abbondantemente nei lavori usuranti con oltre 78 notti sono nato l’08/01/1959 tra pochi giorni compio 59 anni. Chiedo alla sua estrema competenza quali possibilità io abbia per poter usufruire della pensione e che tipo di domanda (vista la mia situazione) posso fare? Grazie.

Risposta

I lavori notturni sono considerati lavori usuranti e danno diritto all’accesso alla pensione anticipata.

Per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati occorre che l’attività usurante sia svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 di lavoro  oppure almeno la metà della vita lavorativa. I requisiti agevolati richiesti sono:

  • i lavorati addetti alle “linea catena” occupati in turni notturni pari a 78 all’anno oppure pari all’intero anno, che hanno maturato una contribuzione di 35 anni e un’età anagrafica di 61 anni e 7 mesi, quota 97,6;
  • i lavoratori autonomi che hanno maturato un requisito contributivo i 35 anni e un’età anagrafica di 62 anni e 7 mesi, quota 98,6;
  • i lavoratori notturni per periodi notturni da 72 a77 all’anno, con un requisito contributivo di 35 anni e un età anagrafica di 63 anni e 7 mesi, quota 99,6;
  • i lavoratori notturni per giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno, con un requisito contributivo di 35 anni e un requisito anagrafico di 63 anni e 7 mesi, quota 99,6
  • i lavoratori autonomi con un requisito contributivo di 35 anni e un età anagrafica di 64 anni e 7 mesi, quota 100,6.

Ai requisiti agevolati non vengono applicati gli adeguamenti aspettativa di vita previsti per gli anno dal 2019 al 2025.

Un’alternativa la RITA

Un’ altra alternativa interessante è la Rendita integrativa RITA, inserita con la manovra 2018, la rendita integrativa temporanea anticipata diventa accessibile quando mancano cinque anni alla pensione, non viene più previsto il requisito anagrafico dei 63 anni, resta invariato il requisito contributivo di 20 anni di contribuzione versata. L’anticipo aumenta a 10 anni se il lavoratore è disoccupato da più di 24 mesi.

L’accesso alla RITA predispone la cessazione del rapporto di lavoro. Viene abolito che il lavoratore deve aver richiesto effettivamente l’APE volontaria, ma è sufficiente che abbia i requisiti previsti per l’APE volontario per poter farne richiesta.

Conclusioni

Lei purtroppo non rientra attualmente nel requisito dell’età, deve attendere 61 anni per poter accedere alla pensione lavoratori usuranti, potrà fare domanda entro il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti agevolati. Riassumendo se lei matura i requisiti nel 2020 dovrà fare domanda il 1° maggio del 2019.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]

Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienze per la risposta, risponderemo a tutti”.