“Sono un pensionato italiano all’estero: più esattamente dal 2016 vivo alle Canarie, dove lo scorso anno ho anche trasferito la residenza. All’inizio sono stato incentivato dalle agevolazioni sulla pensione ma devo dire che qui ho trovato una bella atmosfera tanto che, con mia moglie, vorremmo comprare casa vicino Tenerife. Questo ci permetterebbe di ospitare anche nostro figlio con i due nipotini, che sono la cosa che più ci manca dell’Italia. Ho una pensione lorda di 1700 euro e 68 anni: posso accedere alla cessione del quinto sulla pensione all’estero e ottenere un prestito di circa 20 mila euro per comprare casa alle Canarie?”.

Cessione del quinto per pensionati all’estero: come funziona

La cessione del quinto della pensione o dello stipendio per ottenere un prestito è una soluzione finanziaria tipicamente italiana che permette di ottenere liquidità rimborsando l’importo mensilmente con trattenuta diretta del 20% della pensione netta.

Originariamente riservata ai dipendenti o ex dipendenti pubblici, con la legge finanziaria del 30 dicembre 2004, n. 311, è stata estesa anche al comparto privato. Oggi anche i pensionati residenti all’estero possono chiedere la cessione del quinto. Le banche, infatti, hanno preso atto di questa realtà e, evidentemente, hanno adeguato la propria offerta. Ovviamente dovranno ricorrere i requisiti richiesti. Nello specifico:

  • rata mensile minima di 100 euro;
  • piano di ammortamento di durata non superiore a 10 anni;
  • estinzione del prestito entro gli 80 anni di età.

Cessione del quinto della pensione: come calcolare l’importo massimo erogabile

Sulla base dei requisiti appena elencati, si può anche calcolare l’importo massimo erogabile che concili la durata massima del prestito e l’importo massimo della rata mensile in rapporto al netto della pensione. Nel caso specifico del lettore che ci ha scritto partiamo da una pensione lorda di 1700 euro circa.

In Italia, dove la tassazione sulle pensioni è di circa il 27%, al netto l’assegno sarebbe stato di circa 1241 euro; alle Canarie la tassazione è di circa il 13% quindi si arriva a 1479 euro, con un guadagno mensile che corrisponde quasi al 15% (238 euro circa).

La rata mensile non potrà superare i 295 euro, che corrispondono al 20% della pensione netta. Moltiplicando per dieci anni che è la durata massima della cessione del quinto (visto che il limite anagrafico non verrebbe superato), si superano i 30 mila euro di importo erogabile. Non sembrano quindi sussistere problemi al riconoscimento dei 20 mila euro di liquidità richiesta. Supponiamo che il lettore abbia già altre somme da investire per arrivare a coprire il prezzo della casa.

Che la vita alle Canarie costi tendenzialmente meno rispetto a molte città italiane è testimoniato da tanti residenti a Tenerife o Las Palmas de Gran Canaria ma è anche vero che negli ultimi anni i prezzi sono in aumento e che comunque non bisognerebbe lasciarsi attrarre da facili entusiasmi in genere. Se vi hanno fatto credere che bastino 20 mila euro per comprare casa alle Canarie siamo lontani dalla verità.

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Comprare casa alle Canarie: costi e tassazione

I prezzi al mq delle case alle Canarie oscillano, e molto dipende anche dalla località considerata. Con un po’ di pazienza e un pizzico di fortuna si possono trovare anche annunci di immobili intorno ai 70 mila euro.

Oltre al prezzo dell’immobile, occorre poi tenere a mente altre spese accessorie e imposte.

Sugli acquisti immobiliari si pagano:

  • IBI (Impuesto sobre Bienes Inmuebles): il corrispondente del nostro IMU, da versare all’ayuntamiento in base al valore catastale dell’immobile;
  • Tassa sulla spazzatura (Tasa de Basura);
  • Imposta sull’acquisto (Impuesto de Transmisiones Patrimoniales ITC);
  • Imposta sulla vendita (Plusvalia);
  • Tassazione sul reddito degli immobili in caso di locazione.