Pedaggio autostrada con tariffa annuale sul modello svizzero e GRA, il Gran Raccordo Anulare di Roma, a pagamento. A lanciare le due proposte per incrementare le entrate e ottimizzarne la gestione è stato Matteo Salvini (che per le comunali della Capitale il prossimo 5 giugno sostiene la candidata Giorgia Meloni).

Il leader del Carroccio ha lanciato l’idea ai microfoni de La Zanzara e le sue parole hanno suscitato subito scalpore (come prevedibile soprattutto tra gli automobilisti romani che sarebbero i primi ad essere direttamente coinvolti dalle eventuali novità).

Pedaggio autostrade e GRA a pagamento: cosa ha detto Salvini

A La Zanzara Salvini ha detto la sua sulle due questioni: ““Il Gra va pagato? Il modello è quello svizzero. Una volta all’anno, un bollino. Il sistema autostradale italiano lo uniformerei alla maniera svizzera. Lo farei pagare 40 auro da Nord a Sud e giri dove vuoi e come vuoi”.

Pedaggio autostrade con tariffa unica nazionale: pro e contro

Per chi si sposta spesso lungo le autostrade, l’idea di un pedaggio unico annuale è sicuramente conveniente dal punto di vista economico. L’obiezione più ricorrente tra chi è contrario alla proposta riguarda la disomogeneità del sistema autostradale italiano: ci sono infatti tratti autostradali in ottime condizioni e altri che invece sono pieni di cantieri. Prevedere lo stesso pedaggio non appare giusto. Senza contare che ci sono tratte privatizzate.

Il GRA di Roma diventerà a pagamento?

Ma le critiche arrivano soprattutto sulla seconda proposta, ovvero quella di prevedere un pedaggio per il Raccordo di Roma (che peraltro non è un’autostrada). Salvini dopo le polemiche ha smentito queste dichiarazioni ma online circola un post preso da Facebook e risalente a tre anni fa che conferma il suo pensiero: “Grande Raccordo Anulare di ROMA, cioè la Tangenziale. 68 kilometri di strada, 58 milioni di utenti all’anno. GRATIS. Con tutto il rispetto per gli amici romani, è GIUSTO???”.

La proposta di far pagare il GRA era quindi già stata presentata. Bufala o verità le reazioni alla presunta proposta non si sono fatte attendere. In molti hanno preso posizione:

Stefano Pedica del PD ha dichiarato: “Basta provocazioni.

È inutile che la Lega ritiri fuori la proposta di pagare il Gra. I romani non pagheranno nessuna nuova tassa” augurandosi poi che “la Meloni, da romana, prenda le distanze dal suo alleato e gli consigli di stare zitto”.

Ironico il tweet di Francesco Storace, capolista della Lista Storace Marchini Sindaco: “Salvini vuol far pagare il pedaggio sul raccordo anulare di Roma. La Meloni gli intitola una rampa”.

Salvini ha replicato: “Mi fanno pena quei candidati che in carenza di proposte per la città di Roma arrivano a stravolgere il senso delle mie dichiarazioni. Poveretti. A scanso di equivoci o strumentalizzazioni, però, lo scrivo nero su bianco: non è pensabile far pagare il pedaggi GRA ai romani. Noi le tasse vogliamo abbassarle”.

E il presidente di Fratelli d’Italia e candidato sindaco a Roma, Giorgia Meloni, gli fa eco: “Stravolgere totalmente una dichiarazione non è furbizia: è segno di debolezza. Ma i romani non si fanno prendere in giro da voi. Mettetevi l’anima in pace: di far pagare il Gra non se ne parla. Inventatene un’altra”.