I casi di cronaca sono pieni di incidenti anche gravi sui posti di lavoro. Numeri elevati di infortuni sul lavoro con conseguenze gravissime che vanno risolte ed approfondite dal punto di vista normativo. Le carenze in materia di sicurezza sono alla base del lavoro dei legislatori che adesso sembra stiano per lanciare una novità rivoluzionaria. La patente a punti dal primo ottobre. Un meccanismo simile alla patente di guida, altro argomento delicato e ricco di casi di cronaca gravissimi. Ma di cosa si tratta?

La novità al momento è quella introdotta nella bozza del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e in attesa del via libera definitivo, si possono già presentare le prime indicazioni riguardo al funzionamento.

Una cosa è certa, cambierà il modo di guardare alla sicurezza sul posto del lavoro, agli infortuni e agli adempimenti dei datori di lavoro.

“Buonasera, sono un imprenditore del settore edile. A dire il vero, ho una piccola azienda con due operai e andiamo a pavimentare gli immobili, spesso come cottimisti chiamati da imprese più grandi che prendono lavori di ristrutturazione delle case. Ho sentito ieri al TG della patente a punti e vorrei trovarmi pronto dal primo ottobre. Mi sapete dire se anche io con solo due operai a libro paga, ricado in questo obbligo?”

Patente a punti dal primo ottobre 2024, ecco la novità presente nel PNRR e perché già si polemizza

Ripetiamo, la patente a punti in materia sicurezza sul lavoro al momento non è ancora in vigore e se ne riparlerà sicuramente nelle prossime settimane. Perché al momento è solo uno dei tanti provvedimenti presenti nella bozza del PNRR. Bozza che a dire il vero ha numerosi interventi in materia sicurezza sul lavoro.

Per esempio vengono previste nuove assunzioni all’Ispettorato del lavoro, perché nasce una sorta di nuova tolleranza zero per il lavoro nero.

Detenere lavoratori in nero per il datore di lavoro torna ad essere un rischio penale. La sicurezza sul lavoro diventa, quindi, centrale.

Perché evidentemente il crollo del cantiere al supermercato di Firenze, ultimo caso di infortunio sul lavoro mortale in ordine di tempo, ha smosso le acque. In pratica dal primo ottobre i datori di lavoro, anche su cantieri mobili e temporanei, dovranno essere assoggettati a queste nuove regole circa la virtuosità in materia di sicurezza sul posto di lavoro.

Crediti, punti, bonus e malus in materia sicurezza sul lavoro

In pratica una impresa o un lavoratore autonomo che hanno degli operai, adesso saranno valutati sulla virtuosità in materia di sicurezza sul lavoro tramite una patente a punti. Si partirà da 30 punti. Le imprese potranno lavorare lo stesso anche se scendono a 15 punti, Sotto tale soglia nulla da fare. Il meccanismo sarà quello già utilizzato per il rilascio e mantenimento della patente di guida.

Infatti ci saranno bonus e malus. Ed è proprio su questo che le polemiche sono state subito corpose. Con la vita di un operaio che vale 20 punti, e con un bonus di 5 punti che si prende semplicemente con un corso di formazione. Perché il meccanismo della patente a punti sulla sicurezza sul posto di lavoro dovrebbe essere il seguente:

  • 20 punti in meno sulla patente in caso di incidente che causa la morte di un lavoratore;
  • 15 punti in meno sulla patente in caso di incidente che causa gravi danni al lavoratore, con invalidità permanenti;
  • 10 punti in meno sulla patente in caso di incidente che causa una inabilità al lavoro di minimo 40 giorni per un dipendente;
  • 5 punti in più con corsi di formazione espletati.

Parliamo di un provvedimento ancora allo stadio di bozza e tutto da mettere a posto. Nessun allarmismo quindi e nulla ancora si può fare.

Ciò che emerge però è la chiara attenzione che si vuole dare alla sicurezza sul lavoro, anche se il meccanismo di questa patente a punti ha generato polemiche già adesso.

Per poter ottenere questa patente che sarà in formato digitale e rilasciata direttamente dall’Ispettorato del Lavoro, l’impresa dovrà essere in regola con 3 diversi documenti e cioè:

  • DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva);
  • DURF (Documento Unico di Regolarità Fiscale);
  • DVR (Documento di Valutazione dei Rischi).