L’Agenzia delle Entrate sta inviando lettere a pioggia ai titolari di partita IVA. Destinatari sono coloro che applicano gli ISA (indici sintetici di affidabilità fiscale).

Le comunicazioni riguardano possibili omissioni o anomalie nei dati dichiarati ai fini degli ISA, in allegato al Modello REDDITI, rilevate dall’Amministrazione finanziaria. Ciò è frutto dei controlli effettuati dal fisco sia analizzando i dati stessi dichiarati dal contribuente sia le altre fonti informative disponibili.

La lettera è presente nel cassetto fiscale del contribuente (partita IVA), accessibile direttamente o anche tramite intermediario.

La comunicazione è trasmessa, tramite Entratel, anche all’intermediario laddove questa scelta è stata fatta dal contribuente nella dichiarazione redditi.

Della presenza nel cassetto fiscale della comunicazione è data informazione al contribuente altresì con messaggio PEC. Tale messaggio contiene solo l’avviso della presenza ma non anche il contenuto della lettera.

Lettera anomalie ISA partite IVA, come mettersi in regola

A fronte della comunicazione anomalie ISA ricevuta, il titolare di partita IVA destinatario, ha due strade percorribili. Ossia:

  • fornire (direttamente o tramite intermediario) chiarimenti e precisazioni utilizzando esclusivamente lo specifico software gratuito reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate sul proprio sito istituzionale
  • regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commesse. IN questo caso si rende applicabile il ravvedimento operoso (sanzione ridotta).

In questo secondo caso, prima ci si mette il regola meglio è. Più tempo si lascia trascorrere più alti saranno la sanzione e gli interessi. L’entità della sanzione ridotta, infatti, dipende dal tempo entro cui si regolarizza la posizione. Gli interessi sono calcolati al tasso annuo legale e sono dovuti per ogni giorno di ritardo.

Sono queste le istruzioni indicate dall’Amministrazione finanziaria nel Provvedimento Prot. n. 2022/237932 del 23 giugno 2022.