Come il lavoratore dipendente deve comunicare alla sua azienda il proprio piano ferie, anche chi ha partita IVA deve comunicare all’Agenzia Entrate il periodo di chiusura per ferie. In particolare la cosa interessa solo le partite IVA che utilizzano il registratore di cassa telematico e solo laddove la chiusura dell’attività è per un periodo superiore a 12 giorni.

L’adempimento ha la finalità di informare l’Agenzia delle Entrate che il registratore telematico è inattivo e per questo non sta trasmettendo i corrispettivi giornalieri.

Andiamo con ordine.

Obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri

I commercianti al minuto e attività assimilate, per i quali non è obbligatorio l’emissione della fattura (salvo che sia richiesta dal cliente), devono certificare i corrispettivi tramite memorizzazione e trasmissione telematica degli stessi all’Agenzia delle Entrate.

La memorizzazione e trasmissione avviene grazie al registratore telematico. Chi lo usa, infatti, non deve preoccuparsi di nulla se non di avere una connessione internet attiva, almeno al momento di chiusura della cassa.

A chiusura cassa è il registratore telematico stesso a predisporre in automatico il file contenente i dati dei corrispettivi da trasmettere. Non appena il server dell’Agenzia Entrate è disponibile, il registratore trasmetterà anche il file.

Se al momento di chiusura di cassa ci sono problemi di connessione, l’esercente ha 12 giorni di tempo per trasmettere i corrispettivi. In questo caso dovrà risolvere il problema di connessione e, quindi, riconnettere il registratore oppure può copiare il file dei corrispettivi (sigillato registratore medesimo) su una memoria esterna (es. chiavetta USB) e poi inviarlo utilizzando l’apposita funzionalità di upload di tale file presente nel portale Fatture e Corrispettivi.

Partita IVA, la comunicazione delle ferie all’Agenzia Entrate

Il mese di agosto è alle porte, e molti sono anche i titolari di partita IVA che si concedono qualche settimana di ferie decidendo di abbassare saracinesca.

In questi casi, l’Agenzia Entrate, per chi usa il registratore telematico vuole che il contribuente gli comunichi l’inattività del registratore. Ciò deve essere fatto solo laddove la chiusura supera i 12 giorni.

In pratica il contribuente deve mettere il registratore telematico fuori servizio. In questo modo, come detto, l’Amministrazione finanziaria saprà che il registratore non sta trasmettendo i corrispettivi giornalieri in quanto è inattivo.

Questo è quanto stabilisce l’Agenzia Entrate

Nel caso in cui l’interruzione dell’attività sia superiore ai 12 giorni (ad esempio ferie lunghe, chiusura stagionale, inutilizzo temporaneo, etc.) o se l’esercente non fosse in grado di conoscere la durata del periodo di inattività e di comunicarla a priori, il Registratore Telematico deve prevedere la possibilità di predisporre l’invio di un evento di tipo “fuori servizio”, codice 608 (magazzino/periodo di inattività), per comunicare al sistema l’inizio del periodo di inattività. In questo caso il RT tornerà “In servizio” alla prima trasmissione utile.

Dunque, prima di abbassare serranda è bene verificare che il proprio registratore telematico preveda questa funzione. In alternativa è possibile andare nel portale dell’Agenzia Entrate e accedere alla sezione Area Gestore ed Esercente”. Da qui, andare nel menù “Procedure di Emergenza” e poi scegliere “Dispositivo Fuori Servizio”.

Riassumendo…

  • per i commercianti al minuto c’è obbligo di trasmissione telematica corrispettivi giornalieri
  • per chi ha il registratore di cassa telematico è tutto automatico alla chiusura di cassa
  • per i periodi di chiusura dell’esercizio commerciale inferiore al 12 giorni, l’esercente non deve effettuare alcuna registrazione sul registratore telematico. Quest’ultimo, al momento della prima trasmissione dei corrispettivi della giornata di apertura, comunica le giornate di chiusura
  • nel caso in cui l’interruzione dell’attività sia superiore ai 12 giorni il registratore telematico deve essere messo fuori servizio.