In vigore dal 2 ottobre 2012 il limite al pagamento in contanti per i cambiavalute

Pagamento in contanti con nuovi limiti per depositi bancari e i cambiavalute. E’ entrato ufficialmente in vigore il 2 ottobre 2012 il nuovo limite al pagamento in contanti per chi svolge attività di cambiavalute e le sanzioni per chi sfora i limiti imposti per i libretti di deposito bancari e postali al portatore. Andiamo per ordine.

Pagamento in contanti ridotti:  la lotta all’evasione continua

La stretta all’uso del denaro contante è uno degli obiettivi che si è posto il Governo tecnico, guidato dal prof.

Monti convinto che la tracciabilità dei pagamenti sia un valido strumento nella lotta all’evasione fiscale. In quest’ottica si colloca un intervento  normativo le cui disposizioni toccano l’attività dei cambiavalute e al contempo inaspriscono il regime sanzionatorio previsto per i titolari di libretti di deposito bancari o postali al portatore che non devono superare il limite imposto di 1000 euro. Stiamo parlando del decreto legislativo 19 settembre 2012, n. 169, pubblicato sulla G.U. n. 230 del 2 ottobre, che integra e modifica le norme del Testo unico bancario, a loro volta già oggetto di modifiche con il  decreto legislativo n. 141/2010.

Pagamento in contanti: le novità in vigore dal 2 ottobre 2012

Partendo da chi svolge attività di cambiavalute, ossia chi per professione esercita l’attività di compravendita di monete di paesi esteri o fa commercio di titoli e valori mobiliari, questi deve rispettare ora il nuovo limite imposto ai pagamenti in contanti: 2.500 euro. Un limite questo che è già entrato in vigore ieri, 2 ottobre 2012.

Limite 1000 euro per depositi bancari/postali: sanzioni più aspre

Al contempo l’altra novità che è entrata già in vigore e che tocca, a differenza dei cambiavalute, un po’ tutti i contribuenti, sono le nuove sanzioni imposte per i titolari di libretti di deposito bancario o postale, al portatore, che sforano la quota di 1000 euro.

Sanzioni inasprite queste per chi non ha chiuso o ridotto a 1000 euro il saldo dei libretti bancari o postali entro il 31 marzo scorso. Sanzioni queste che vanno dall’1 al 40% dell’importo trasferito e anche dal 30 al 40 per cento del saldo del libretto al portatore. In più si segnala l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie non inferiori ad almeno 3 mila euro.