In data 23 ottobre, il Governo ha approvato un decreto legislativo con il quale attua gli obiettivi di razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari fissati con la legge di delega al Governo per la riforma fiscale.

Il decreto persegue i seguenti obiettivi (Fonte comunicato stampa Governo): razionalizzare, in un quadro di reciproca e leale collaborazione che privilegi l’adempimento spontaneo, gli obblighi dichiarativi, riducendone gli adempimenti; armonizzare i termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di versamento, razionalizzandone la scansione temporale nel corso dell’anno; semplificare la modulistica prescritta per l’adempimento degli obblighi dichiarativi e di versamento; ampliare le forme di pagamento; ecc.

Proprio tra le misure di ampliamento delle “forme di pagamento” si inserisce la previsione in base alla quale sarà possibile pagare gli F24 anche tramite Pago Pa.

Le regole di compensazione e le modalità di pagamento dell’F24

A oggi sono previste delle regole ben precise sia per quanto riguarda i limiti di utilizzo dei crediti d’imposta in compensazione in F24 sia per quanto riguarda le modalità di presentazione dell’F24.

Sui limiti alla compensazione, chi utilizza in compensazione orizzontale oltre le 5.000 euro (compensazione tra imposte di diversa natura ad esempio Irpef su Iva) un credito IVA, i crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito, all’IRAP, ai crediti d’imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi, deve tenere conto che la compensazione può essere effettuata a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione da cui il credito emerge. La dichiarazione deve essere munita di visto di conformità.

L’F24 che riporta la compensazione deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle entrate.

Dunque, la presentazione della delega di pagamento può essere effettuata attraverso i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle entrate:

  • direttamente dal contribuente utilizzando i servizi “F24 web” o “F24 online”;
  • avvalendosi di un intermediario abilitato (commercialista, consulente del lavoro ecc).

In assenza di compensazioni, i contribuenti non titolari di partita Iva, che non sono obbligati al pagamento in via telematica (home banking o servizi telematici del Fisco invece per i titolari di partita iva), possono presentare il modello F24 in forma cartacea presso:

  • qualsiasi sportello degli agenti della riscossione (Agenzia delle Entrate-Riscossione e Riscossione Sicilia S.p.A.)
  • una banca
  • un ufficio postale.

Riforma fiscale. F24 anche tramite Pago Pa

Il decreto legislativo approvato ieri dal Governo attua gli obiettivi di razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari fissati con la legge delega per la riforma fiscale.

Il decreto interviene sulle modalità di pagamento dell’F24.

In particolare, sarà possibile pagare l’F24 su Pago PA.

Nel complesso, per i non titolati di partiva iva,  il versamento può essere effettuato in contanti o con i seguenti sistemi:

  • tramite home banking o servizi telematici dell’Agenzia delle entrate;
  • presso le banche con assegni bancari e circolari;
  • presso gli agenti della riscossione con assegni bancari e circolari e/o vaglia cambiari;
  • presso gli sportelli bancari e degli agenti della riscossione dotati di terminali elettronici idonei tramite carta Pagobancomat;
  • presso gli uffici postali con assegni postali, assegni bancari su piazza, assegni circolari, vaglia postali, o carta Postamat;
  • su Pago Pa.

Tale ultima modalità di pagamento, Pago Pa, dovrebbe riguardare anche i titolari di partita iva e si aggiunge al pagamento tramite home banking o servizi telematici del Fisco.

Riassumendo.

  • Il Governo ha approvato un decreto legislativo con il quale attua gli obiettivi di razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari;
  • tra le misure di ampliamento delle “forme di pagamento” si inserisce la previsione in base alla quale sarà possibile pagare gli F24 anche tramite Pago Pa;
  • il pagamento tramite Pago Pa, dovrebbe riguardare anche i titolari di partita iva.