“Sembrano strani, gli uomini, sembrano tutti diversi e anche pazzi, e orgogliosi nelle distanze, ma non credere che sia così […]. Gli esseri umani sono tutti uguali, sono la stessa vita raccontata in mille modi diversi“, afferma Marco Lodoli. In effetti non si può negare come siano molti i momenti della vita che accomunano ognuno di noi agli altri. Basti pensare che tutti quanti proviamo emozioni di diverso genere, come gioia, tristezza, dolore, stupore e tanto altro ancora.

Sentimenti vari che si possono presentare in momenti diversi della propria esistenza o addirittura nell’arco della stessa giornata.

A proposito di cose in comune, è bene sapere che non vi è distinzione tra occupati e inoccupati che hanno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Ma come funziona? Ecco cosa c’è da sapere.

Occupati o inoccupati non cambia niente: tutti e due hanno diritto all’esenzione del Ticket

La crisi economica in corso continua, purtroppo, ad avere un impatto negativo su molte famiglie che riscontrano delle serie difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Far fronte alle varie spese è sempre più complicato e per questo motivo è bene sapere se e quando si ha diritto a beneficare di alcune agevolazioni. Tra queste si annovera la possibilità di ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per reddito.

Tale agevolazione viene riconosciuta a coloro che rispettano determinati limiti reddituali, a prescindere che si tratti di inoccupati o disoccupati. Come sottolineato dal Consiglio di Stato con la sentenza del 13 luglio 2022:

 “A seguito dell’abrogazione del d.lgs. 181/2000, sia ormai superata la distinzione tra disoccupato ed inoccupato ai fini dell’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria”.

Ne consegue, pertanto, che hanno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario coloro che hanno perso il lavoro così come coloro che non hanno mai lavorato e che sono alla ricerca di un impiego.

Il tutto a patto di rispettare il limite reddituale pari a 8.263,31 euro. Tale soglia aumenta fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Stato di disoccupazione

Entrando nei dettagli i giudici del Consiglio di Stato hanno analizzato una norma rivista dal Jobs Act, soffermandosi in particolar modo sull’articolo 19 del decreto legislativo n. 150 del 14 settembre 2015. Quest’ultimo prevede che

“Sono considerati disoccupati i lavoratori privi di impiego che dichiarano in forma telematica al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro di cui all’art. 13 la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro dell’impiego”.

Come sottolineato dal Ministero del Lavoro, la condizione di disoccupazione è da intendersi come generale. Dato che comprende sia coloro che hanno perso il lavoro che chi non ha mai lavorato.