L’obbligo di fatturazione elettronica rimarrà in vigore fino ad almeno il 31 dicembre 2024 e sarà esteso anche ai forfettari. Nella riunione di ieri il Consiglio UE ha accolto la proposta di decisione della Commissione UE con la quale l’Italia è autorizzata a prorogare l’obbligo di fatturazione elettronica. La novità principale è l’estensione dell’obbligo anche per i contribuenti in regime forfetario.

Attenzione, a tal fine sarà necessario un intervento normativo nazionale che metta nero su bianco l’obbligo in capo ai contribuenti forfettari.

L’obbligo di fatturazione elettronica

Prima di introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica, l’Italia ha dovuto ottenere l’autorizzazione da parte dell’Unione Europea. L’approvazione da parte dell’UE è avvenuta con la decisone UE 218/593. In tal modo, l’Italia ha ottenuto l’autorizzazione ad imporre la fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2021. In deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva UE.

Dunque, la scadenza della disposizione che ammetteva la deroga era fissata a fine anno.

Da qui, l’Italia si è mossa per richiedere all’Unione Europea non solo la proroga per altri tre anni dell’obbligo di fatturazione elettronica ma anche la sua estensione ai soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese di cui all’articolo 282 della direttiva IV. Qui entrano in gioco anche i contribuenti forfettari e quelli nel c.d regime di vantaggio.

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 5 novembre 2021 è stata pubblicata la proposta di decisione di esecuzione del Consiglio UE recante modifica della decisione di esecuzione (UE) 2018/593 per quanto riguarda la durata e l’ambito di applicazione della deroga agli articoli 218 e 232 della Direttiva 2006/112/CE (Direttiva IVA). In tal modo, l’Italia ha ottenuto il primo ok alla sua richiesta. Successivamente il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper), ha dato anche il suo consenso. E’ notizia di ieri che il Consiglio UE ha adottato la decisione finale, autorizzando l’Italia a prorogare l’obbligo di fatturazione elettronica.

Inserendo tra i soggetti obbligati anche i forfettari e i contribuenti in regime di vantaggio.

Fattura elettronica anche per i forfettari

La novità principale è che anche i forfettari si troveranno costretti ad abbandonare il formato cartaceo. Dunque anche per loro, tutte le fatture dovranno essere emesse in formato elettronico tramite Sistema di Interscambio, S.d.I. Ciò vale sia nei rapporti B2B sia in quelli B2C, ossia verso i consumatori finali. In tale ultimo caso, ai consumatori finali dovrà essere data comunque la copia cartacea. Salvo loro rinuncia espressa. Attenzione, la decisione del Consiglio UE non è immediatamente operativa per i forfettari. Infatti, sarà necessario adottare una norma che introduca l’obbligo. E’ molto difficile che ciò avvenga già nella Legge di bilancio 2022.

Questo anche in considerazione delle disposizioni di cui allo Statuto del contribuente.

Infatti, l’art. 3 della Legge 212/2000, c.d. statuto del contribuente dispone che:

le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previste.

Da qui, è probabile che l’obbligo sia messo nero su bianco nei primi mesi del 2022.

Ad ogni modo, l’Italia aggiunge un nuovo tassello alla lotta all’evasione fiscale.