Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che attiva l’erogazione di contributi a fondo perduto per 10 milioni di euro in favore dell’industria conciaria.Il riferimento è al settore della lavorazione delle pelli e del cuoio.

Ecco quali sono i requisiti da rispettare per accedere al nuovo contributo a fondo perduto.

I nuovi contributi a fondo perduto del Mi.Se.

E’ stato approvato il decreto che rende operativa l’erogazione di contributi a fondo perduto per 10 milioni di euro in favore dell’industria conciaria.

L’industria conciaria italiana, con le sue imprese distribuite nei vari distretti produttivi, è un importante settore per le produzioni del made in Italy, dalle calzature all’arredamento ma anche nell’ambito dell’automotive”, dichiara il ministro Giorgetti. “Il Mise – aggiunge – sostiene con contributi a fondo perduto il settore per supportare la ripartenza di questa filiera che, dopo le sofferenze dell’emergenza Covid, ha visto nel 2021 i primi segnali di ripresa ma che adesso deve fronteggiare anche il fenomeno dell’aumento dei prezzi delle materie prime, sul quale il Governo è impegnato a trovare soluzioni che siano funzionali a ridurne l’impatto”.

L’adozione del decreto è stata resa nota con apposito avviso pubblicato sul portale del Mi.Se.

Requisiti da rispettare

Il decreto individua nello specifico i beneficiari e i requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto in parola.

In particolare:

  • la misura è destinata alle imprese appartenenti ad un distretto conciario sul territorio nazionale che presentano, singolarmente o in modalità integrata di filiera, progetti d’investimento in grado di accrescere la competitività attraverso l’introduzione di processi produttivi digitali e innovazioni di prodotto;
  • sono ammissibili alle agevolazioni le spese complessivamente non inferiori a 50 mila euro e non superiori 200 mila euro, che includono anche attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, nonché garantiscono la sostenibilità ambientale degli investimenti;
  • la soglia massima delle spese ammissibili si innalza invece a 500 mila euro per progetti integrati di distretto che presentano determinate caratteristiche.

Il decreto, firmato anche dal ministro dell’Economia e delle finanze, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Con un prossimo provvedimento ministeriale verranno definiti i termini e le modalità per richiedere il contributo a Invitalia, che gestirà la misura per conto del Mise.