Il canone RAI, dal 2016, è addebitato direttamente nella fattura dell’utenza elettrica residenziale, in quanto, dal citato anno, vale la presunzione secondo cui l’intestatario di utenza elettrica domestica residenziale (tipo D2) si presume anche possessore di apparecchio televisivo.

Laddove lo stesso cittadino sia titolare sia di utenza elettrica domestica residenziale (ad esempio la casa in cui abita) sia di utenza elettrica non residenziale (tipo D3), l’addebito avviene sulla bolletta della prima utenza (ossia quella residenziale). Se, invece, questi è titolare di due utenze domestiche residenziali (cosa alquanto difficile) l’addebito avviene sulla fornitura di più recente attivazione.

Il canone RAI in caso di nuova attivazione della fornitura elettrica

L’importo annuo del canone RAI è oggi pari a 90 euro, addebitati in quote bimestrali da 18 euro ciascuna (in passato era addebitato in 10 rate mensili da 9 euro ciascuna, da gennaio ad ottobre di ciascun anno).

Si tenga, in ogni caso, presente che il canone è addebitato dal mese di attivazione dell’utenza elettrica residenziale ed è dovuto in base ai mesi di attivazione stessa.

Quindi, se ad esempio, l’utenza elettrica è attivata a gennaio, il canone è dovuto per l’intero anno (90 euro). Laddove, invece, l’utenza fosse attivata ad aprile, il canone è dovuto da aprile in poi (68,86 euro).

Gli importi parziali della tassa

L’importo dell’addebito del canone RAI per forniture di nuova attivazione è desumibile dalla tabella n.4 della Circolare n. 45/E del 30 dicembre 2016. L’addebito avverrà nella prima fattura elettrica utile, dove saranno addebitate anche le rate già scadute.

Si ricorda, ad ogni modo, che se il televisore era già posseduto prima dell’attivazione dell’utenza elettrica, il canone è dovuto a partire dal mese in cui si è in possesso del televisore per l’importo totale risultante dalla tabella 2 di pagina 7 della stessa Circolare n. 45/E/2016 (il canone RAI è una tassa di possesso). In tal caso, l’eventuale differenza deve essere pagata mediante modello F24, utilizzando i seguenti codici tributo:

  • TVRI, in caso di rinnovo dell’abbonamento RAI
  • TVNA, in caso di nuovo abbonamento.

Infine, non occorre dimenticare che il canone RAI è dovuto una sola volta l’anno per ciascuna famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di televisori posseduti.

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