In redazione di Investire Oggi, è arrivato un interessante quesito sul 730/2023 e sull’indicazione dei redditi da lavoro autonomo occasionale.

“Lo scorso anno ho percepito un reddito da lavoro autonomo occasionale per un importo pari a 5.000 euro. Ho sentito dire che la Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022, ha innalzato la no tax area ossia la soglia reddituale entro la quale per tale tipo di redditi non si pagano imposte. Detto ciò, tale nuova soglia si applica anche rispetto agli obblighi contributivi? Inoltre, dove deve essere indicato il reddito in parola nel 730/2023?” 

Le novità del 730-2023. C’è anche la nuova no tax area per il lavoro autonomo occasionale

Prima di rispondere al quesito del nostro lettore, è utile richiamare le novità che caratterizzano il 730/2023, redditi 2022.

Come da istruzioni del 730/2023, le principali novità di quest’anno sono le seguenti:

  • modifica scaglioni di reddito e delle aliquote: sono state ridotte le aliquote IRPEF da applicare ai redditi da 15.000 euro a 50.000 euro ed è stato ampliato lo scaglione di reddito a cui si applica l’aliquota più alta del 43%;
  • rimodulazione delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente: è stato innalzato a 15.000 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi da lavoro dipendente pari a 1.880 euro. La detrazione spettante è aumentata di 65 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro;
  • rimodulazione delle detrazioni per redditi di pensione: è stato innalzato a 8.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 e 29.000 euro;
  • rimodulazione delle detrazioni per redditi assimilati e altri redditi: è stato innalzato a 5.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e altri redditi pari a 1.265 euro. La de- trazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 11.001 e 17.000 euro (v. Tabella n. 8 in Appendice);
  • modifica alla disciplina del trattamento integrativo: il trattamento integrativo è riconosciuto anche ai titolari di reddito complessivo com- preso tra 15.001 euro e 28.000 euro a condizione che l’ammontare di alcune detrazioni sia di ammontare superiore all’imposta lorda;
  • eliminazione delle barriere architettoniche: dal 1° gennaio 2022, per le spese sostenute per interventi direttamente finalizzati al supe- ramento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti spetta una detrazione dall’imposta lorda del 75% del limite di spesa calcolato in funzione del tipo di edificio;
  • detrazione per canoni di locazione ai giovani: ai giovani fino a 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, è riconosciuta una
  • detrazione pari al 20 per cento del canone di locazione. L’importo della detrazione non può eccedere i 2.000 euro;
  • credito d’imposta social bonus: per le erogazioni liberali agli enti del terzo settore è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65 per cento dell’importo delle erogazioni stesse da utilizzare in tre quote annuali di pari importo. L’importo del credito d’imposta non può co- munque essere superiore al 15 per cento del reddito complessivo;
  • ecc.

La nuova no tax area per il lavoro autonomo occasionale

In base a quanto detto sommariamente (e non proprio correttamente) dalle suddette istruzioni, dal 2022, dunque con effetti sui redditi da dichiarare nel 2023, è cambiata anche la no tax area per il lavoro autonomo occasionale (redditi diversi, ex art.67 del TUIR).

In particolare, la detrazione per “tipologia di reddito” è aumentata da 1.104 euro a 1.265 . Di conseguenza, per i redditi da lavoro autonomo occasionale  la no tax area è salita da 4.800 euro 5.500. La novità riguarda anche i redditi di impresa . L’importo di 1265 non è altro che l’Irpef teoricamente dovuta per i redditi fino a tale importo di 5.500 euro (5500*23%).

Dunque, dal punto di vista reddituale, il contribuente di cui al quesito non dovrà dichiarare nulla. Tuttavia, conviene presentare la dichiarazione (730 o modello redditi) per recuperare le ritenute del 20% subite all’atto dell’emissione della ricevuta fiscale. Il contribuente dovrà compilare il quadro D, rigo D5 del 730.

Gli aspetti contributivi reddituali e previdenziali

Per quanto riguarda gli aspetti contributivi, non deve confondersi l’aspetto reddituale con quello previdenziale. Infatti, per quanto riguarda gli obblighi contributivi, per i lavoratori autonomi occasionali, i primi 5.000 euro annui costituiscono una soglia di esenzione dall’obbligo contributivo (vedi portale INPS). L’imponibile previdenziale è quindi costituito dal compenso lordo erogato al lavoratore, dedotte eventuali spese addebitate al committente e risultanti dalla fattura. Le spese possono essere dedotte anche ai fini reddituali.

Si veda a tal proposito l’art.44 del DL 69/20223.

Superata la soglia delle 5.000 euro, il lavoratore occasionale devono comunicare ai committenti il superamento del limite. Il committente dovrà provvedere ad iscrivere il lavoratore alla gestione separata INPS e procedere al versamento dei contributi. I contributi da versare saranno 1/3 a carico del lavoratore (trattenuti direttamente nella ricevuta fiscale) e 2/3 a carico del committente.

Come ribadito dall’Inps sul proprio portale, ai lavoratori autonomi occasionali si applicano le stesse regole di iscrizione, ripartizione del contributo, versamento e denuncia previste per i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co), nonché le regole generali in materia di aliquote, massimale e accredito contributivo.

A ogni modo, la soglia di 5.000 euro è rimasta invariata.

Riassumendo…

  • La Legge di bilancio 2022 ha cambiato la no tax area per il lavoro autonomo, anche occasionale;
  • La no tax area è salita da 4.800 euro 5.500, la novità riguarda anche i redditi di impresa e i redditi da lavoro autonomo abituale;
  • la nuova soglia incide sugli obblighi dichiarativi.