Sul litorale adriatico scattano le multe in spiaggia a chi fa acquisti dai vu cumpra senza licenza. Controlli a tappeto negli stabilimenti dalla riviera romagnola fino alle coste pugliesi in seguito all’accordo raggiunto tra i  gestori dei lidi, i Comuni e la polizia municipale per porre fine ad un fenomeno che rischiava di trasformare “le spiagge italiane nel più grande centro commerciale abusivo e tarocco del Paese”. Gli altoparlanti negli stabilimenti ricordano ai bagnanti che anche per chi compra dagli abusivi in spiaggia è prevista una multa “educativa” di 25 euro il cui obiettivo è solo di sensibilizzare ma senza rovinare la vacanza.

In alcuni tratti di costa adriatica la situazione era diventata insostenibile, come racconta Danilo Piraccini, ex presidente della Cooperativa Bagnini di Cervi “la battigia era divisa per etnie, qui i marocchini, là i senegalesi, i cingalesi, poverini, ultimi arrivati e anche fisicamente più deboli, a mollo nell’acqua con la merce su una specie di stendino della biancheria”.

Aumentavano così di stagione in stagione le lamentele dei bagnanti: non si tratta solo del disturbo di chi sta al mare a godersi il relax; in alcuni casi infatti al business degli abusivi in spiaggia sono collegati casi di furti e risse. Insomma, in molti lidi era diventata anche una questione di sicurezza.

Come si è arrivati alla multa per gli acquisti dai vu cumpra

Spiega ancora Piraccini che i blitz si erano rivelati inefficaci perché innescavano solo un “fuggi fuggi generale”. L’approccio iniziale era stato quello di concentrarsi solo sui reati importanti ma è stato sbagliato. La svolta è stata seguire la “teoria del finestrino dell’automobile dell’Università di Stanford”. L’esperimento sociale è il seguente: due automobili uguali sono state abbandonate, una nel Bronx e l’altra a Palo Alto, quartiere vip californiano.  In poche ore, quella del Bronx è stata letteralmente saccheggiata mentre quella di Palo Alto non è stata toccata.

Poi alla seconda però è stato rotto un vetro. E così in poco tempo, il vandalismo la ridusse come l’altra. La morale è che il degrado produce degrado.

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