L’importo della multa non pagata può essere prelevato direttamente dal conto ed essere trasferito dalla banca all’ Agenzia Entrate Riscossione? Può sembrare strano ma quello del pignoramento automatico è un potere concesso all’ente esattore anche se, quantomeno, sono imposti alcuni paletti a tutela dell’automobilista titolare del conto. Quest’ultimo infatti può opporsi presentando le sue difese. Non bisogna dimenticare che la cartella di pagamento è un titolo da solo più che sufficiente per l’avvio di una esecuzione forzata senza necessità di autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria.

Fatta questa premessa è corretto dire che la multa non pagata può essere prelevata dal conto corrente in via diretta e senza ulteriori autorizzazioni. Meglio essere consapevoli che questo rischio sulla carta esiste in modo da non restare stupiti se dovesse accadere e soprattutto da sapere come difendersi.

Tempo e modalità per pagare la multa: cosa sapere

Se la multa non viene notificata entro 90 giorni è nulla. Dal momento in cui riceve il verbale l’automobilista ha 30 giorni di tempo per contestare la multa davanti al giudice (60 giorni per il ricorso davanti al Prefetto). Senza ricorso nei termini, in caso di multa non pagata, l’importo non corrisposto viene iscritto a ruolo. Di conseguenza l’Agente di Riscossione viene incaricato della riscossione della multa. E in questa fase rientra anche, nei limiti sopra anticipati, il pignoramento della cifra dal conto corrente del conducente multato e debitore.

A dire il vero la rateizzazione si può richiedere anche in seguito, purché non sia stato già avviato il pignoramento. Per importi superiori è richiesto l’invio di un secondo avviso. A conti fatti quindi solamente dopo il 61simo giorno dalla notifica (121esimo per importi superiori ai mille euro) la cartella diventa definitiva e quindi l’Agenzia può procedere con il recupero del credito.

Si al pignoramento del conto per la multa non pagata ma…

Da ultimo, ricordiamo che possono essere applicate misure cautelari quali il fermo della macchina (anche in questo caso ci sono trenta giorni per opporsi qualora sussistano motivi ad esempio di tipo lavorativo).

Concludendo, quindi, possiamo dire che è vero che l’Agenzia delle entrate astrattamente può pignorare il conto per la multa non pagata ma è altrettanto vero che il termine lungo dell’iter di solito lascia spazio all’opposizione.  Statisticamente quindi non sono molto frequenti i casi di pignoramento del conto a causa di multa non pagata. E del resto la norma non vale solo per le multe non pagate ma anche, a titolo di esempio, per il mancato versamento del bollo auto quindi non c’è molto di cui stupirsi o indignarsi solo relativamente alle contravvenzioni.