Se la multa viene fatta al conducente dell’auto, ma non corrisponde al proprietario, la multa è lecita? Va pagata? Evitare di pagare una multa sulla propria vettura guidata da altri è possibile. Basterà dimostrare con documenti specifici che l’auto in questione al momento dell’infrazione non era guidata dal proprietario ma bensì da una persona diversa.

Multa: sentenza della Cassazione in merito

Una recente sentenza della Corte di Cassazione n. 20072 del 6 ottobre 2016, ha stabilito che: “salvo che fornisca la prova che la circolazione sia avvenuta contro la sua volontà, da manifestarsi con un comportamento concreto, idoneo e specificamente rivolto a vietare la circolazione mediante atti e fatti indicativi della diligenza da valutarsi in relazione al caso concreto.

Nel caso di specie, il Tribunale non ha valutato se il comportamento tenuto dal proprietario del veicolo, consistito nel mancato rinnovo dell’assicurazione, nella mancata revisione e nella custodia delle chiavi in un cassetto dell’ufficio, configurasse cautela idonea ad impedire, nel contesto di riferimento, la circolazione del veicolo da parte del collaboratore saltuario”.

Multa: la sanzione

Bisogna considerare, che prestando la propria auto a un amico o a un familiare, si è responsabili al pagamento della violazione al codice della strada. Infatti la multa è destinata al proprietario della vettura.

È importante far presente che se qualora la violazione comprendesse la decurtazione dei punti della patente, il proprietario della vettura è obbligato entro 60 giorni a comunicare alla polizia tutti i dati anagrafici relativi al conducente dell’auto.Si ricorda che la falsa dichiarazione è punibile per legge in qualità di falso reato.

Nel caso in cui per errore o dimenticanza tali informazioni non venissero inviate il peso della multa si farà sentire, infatti può arrivare fino a 1.000 euro.

È da precisare che la comunicazione dei dati del conducente della vettura non esonera il proprietario al pagamento della multa.

La legge infatti parla di “responsabilità solidale del proprietario dell’auto con l’effettivo conducente”. Il pagamento della multa al momento della violazione del codice della strada può essere richiesto per diritto sia al proprietario che al conducente del veicolo in questione.

Multa: non pagare è possibile?

È da rilevare che l’unica possibilità per sfuggire al pagamento della multa da parte del proprietario della vettura, è quella di dimostrare che al momento della violazione del codice della strada la vettura circolava contro la volontà del proprietario.

Secondo la Cassazione non bastano banali spiegazioni come “le chiavi dell’auto a portata di qualsiasi o lasciate nel cassetto dell’ufficio ecc., non è considerata “prova” il mancato pagamento dell’assicurazione e né il mancato rinnovo della revisione del veicolo.

Può essere considerata prova rilevante in fase di giudizio l’aver custodito con minuziosa cura in tutta sicurezza la chiave della vettura, posta in un luogo al sicuro in una stanza serrata a chiave.
Dimostrare che l’auto al momento della violazione al codice della strada, non circolava per volontà del proprietario ma bensì contro la sua esplicita volontà dichiarata e comprovata non è una passeggiata.

Provare che il proprietario della vettura abbia utilizzato tutti i mezzi in suo possesso capaci di prendere le dovute precauzione contro l’utilizzo improprio della vettura da parte di terzi resta una meta ambita ma non difficile se si rispetta la legge.