Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 10 marzo 2023 del DPCM 3 febbraio 2023 si stabilisce all’8 luglio 2023 la scadenza del MUD 2023.

Ci riferiamo al “Modello Unico di Dichiarazione Ambientale” con cui i soggetti obbligati devono denunciare alla CCIAA (Camera Commercio) la quantità di rifiuti prodotti nell’anno d’imposta 2022. Il modello, come lo scorso anno, si compone di 6 comunicazioni, ognuna della quali deve essere presentata da chi è tenuto a farlo a seconda del tipo di rifiuto prodotto.

Da evidenziare che l’adempimento non interessa i soggetti “privati”.

Ossia il cittadino che produce i rifiuti a casa. Questi paga la TARI (tassa rifiuti) e se obbligato presenta la relativa dichiarazione al comune. Il MUD, invece, lo devono fare coloro che produco rifiuti nella sfera imprenditoriale. Anche i consorzi. Deve essere presentato con riferimento ad ogni unità locale dell’impresa.

La “Comunicazione rifiuti”

La comunicazione più corposa e frequente di cui si compone il MUD 2023 è la “Comunicazione rifiuti”. Devono compilarla ed inviarla alla CCIAA competente:

  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti;
  • Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
  • Imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;
  • I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi;
  • I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.lgs. 152/2006.

Le altre 5 comunicazioni del MUD 2023

Il MUD 2023, oltre che la “Comunicazione rifiuti” si compone di altre 5 comunicazioni.

C’è la “Comunicazione veicoli fuori uso”. La devono fare i soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali.

La sezione Consorzi (CONAI o altri soggetti) e la Sezione Gestori rifiuti di imballaggio (impianti autorizzati a svolgere operazione di gestione di rifiuti di imballaggio) devono compilare la “Comunicazione Imballaggi”.

Ci sono poi i soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati (Comune o soggetti da questo delegati). Questi fanno la “Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati E Raccolti In Convenzione”.

Infine, ci sono la “Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)” e la “Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE)”. Sono fatte rispettivamente da soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D.lgs. 49/2014 e da coloro obbligati all’iscrizione al Registro AEE.