L’Agenzia delle Entrate pubblica la versione definitiva del modello di Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022) con le relative istruzioni ministeriali.

Poche sono le novità rispetto al Modello IVA 2022 (anno d’imposta 2021). In dettaglio:

  • nella sezione 3, rigo VO35 riservato alle imprese agricole esercenti anche l’attività enoturistica, risulta inserita una nuova casella per comunicare la revoca dell’opzione per l’applicazione dell’IVA e del reddito nei modi ordinari;
  • c’è il nuovo quadro CS che deve essere utilizzato dai soggetti passivi del contributo straordinario contro il caro bollette (art. 37 decreto-legge n. 21 del 2022) per assolvere i relativi adempimenti dichiarativi. Deve essere compilato esclusivamente dai soggetti che, verificata la sussistenza delle condizioni per l’applicazione del contributo, risultino tenuti ad effettuare i relativi versamenti.

Dichiarazione IVA 2023, partite IVA obbligate ed escluse

In linea generale, sono obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA tutti i contribuenti esercenti attività d’impresa ovvero attività artistiche o professionali con partita IVA.

Sono però individuati specifici casi di esonero da questo adempimento annuale. In dettaglio sono esonerati dal modello di Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022):

  • contribuenti che per l’anno d’imposta 2022 hanno registrato esclusivamente operazioni IVA esenti, nonché coloro che essendosi avvalsi della dispensa dagli obblighi di fatturazione e di registrazione hanno effettuato soltanto operazioni esenti. Questo esonero non si applica se il contribuente:
    • ha effettuato operazioni imponibili anche se riferite a attività gestite con contabilità separata;
    • ha registrato operazioni intracomunitarie o ha eseguito rettifiche;
    • ha effettuato acquisti per i quali, in base a specifiche disposizioni, l’imposta è dovuta da parte del cessionario (acquisti di oro, argento puro, rottami ecc.).
  • i contribuenti che nel 2022 erano in regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità;
  • le partite IVA che nel 2022 erano in regime forfettario;
  • i produttori agricoli esonerati dagli adempimenti IVA;
  • gli esercenti attività di organizzazione di giochi, intrattenimenti e altre attività simili, esonerati dagli adempimenti IVA, che non hanno optato per l’applicazione dell’Iva nei modi ordinari;
  • le imprese individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda e non esercitano altre attività rilevanti agli effetti dell’IVA;
  • i soggetti passivi d’imposta, residenti in altri stati membri della Comunità europea, se hanno effettuato nel 2022 solo operazioni non imponibili, esenti, non soggette o comunque senza obbligo di pagamento dell’imposta;
  • i soggetti che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione delle disposizioni in materia di attività di intrattenimento e di spettacolo, esonerati dagli adempimenti Iva per tutti i proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali;
  • i soggetti domiciliati o residenti fuori dall’ Unione europea, non identificati in ambito comunitario, che si sono identificati ai fini dell’IVA nel territorio dello Stato per l’assolvimento degli adempimenti relativi a tutti i servizi resi a committenti non soggetti passivi d’imposta;
  • i raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi di cui alla classe Ateco 02.30 e i raccoglitori occasionali di piante officinali spontanee, che nell’anno solare precedente hanno realizzato un volume d’affari non superiore a 7.000 euro.

Tutte le partite IVA che non rientrano in uno dei menzionati casi di esonero dovranno presentare la Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022).

La scadenza del Modello IVA 2023 (anno d’imposta 2022)

Il termine ordinario entro cui la Dichiarazione IVA 2023 deve essere inviata all’Agenzia Entrate è stabilito al 30 aprile 2023. Essendo tale giorno di domenica ed essendo il 1° maggio festivo, la data slitta al 2 maggio 2023. La finestra temporale si apre il 1° febbraio 2023.

L’invio deve avvenire esclusivamente in via telematica, direttamente oppure anche tramite intermediario incaricato.

Se si salta la scadenza del del 2 maggio senza inviare il modello, sarà ancora possibile inviarlo entro i 90 giorni successivi pagando una sanzione di 25 euro (codice tributo 8911).

Trovi qui il modello di Dichiarazione IVA 2023 e le relative istruzioni.