Marijuana legale che può essere venduta perchè si fuma ma non sballa: un business che ha portato a Luca Marola, uno degli ideatori di Easy Joint, l’azienda che ha messo in commercio l’erba Eletta Campana, o marijuana light,  un vero e proprio boom di vendite.

Appena entrati in commercio avevamo un ordine ogni 30 secondi. Siamo stati costretti a chiudere la vendita online. Ci sono state resse negli shop, con anche mille persone all’ora. In un negozio abbiamo dovuto mettere le transenne.

Adesso è il momento di strutturarci” racconta Marola che vende una varietà di erba con il THC (principio della marijuana) inferiore allo 0,6 per cento, limito consentito dalla legge.

Nella prime ore dopo il lancio del prodotto oltre 20mila gli ordni e Marola racconta “Da quando abbiamo presentato il prodotto alla Fiera di Bologna l’interesse è stato altissimo. Vogliamo ricordare che questa non è la marijuana per come la si intende di solito, ma è un’erba che ha bassissimo Thc e fino al 4% di cannabidiolo (CBD), ovvero il principio contenuto nella cannabis che non ha effetti psicoattivi, ma soltanto sedativi. Così, tra curiosi, appassionati, persone che volevano provare l’erba per problemi di ansia, insonnia, dolori mestruali e altro si è sparsa la voce e sono arrivati i primi ordini. Ad oggi già 85 negozi in tutta Italia la stanno vendendo e le richieste sono così elevate che abbiamo dovuto costituire una società, assumere dei dipendenti e bloccare la vendita online perché non riuscivamo a gestirla”.

La cannabis tecnica italiana viene venduta in vasetti da 8-10 grammi a 17 euro il vasetto e secondo marola è un esperimento dal volore sociale poichè mostra come potrebbe essere la legalizzazione della marijuana in Italia,

Cannabis legale: come nasce

l’idea della marijuana legale nasce dalla canna light della Svizzera. Easy Joint si produce dai fiori della canapa che venivano scartati e utilizzati come fertilizzante.

Il prodotto può essere “legalmente venduto, per ora solo nei grow shop, negozi specializzati nel materiale legato al mondo cannabis. Presto supereremo i 100 punti vendita. Le critiche maggiori che stiamo affrontando per ora non sono di natura etica o politica ma per la presenza del seme nel prodotto: in futuro ci sarà anche una varietà sensimilla, senza semi”.