L’ipotesi di riapertura delle scuole il prossimo 3 aprile appare labile anzi da più fonti viene messa in discussione la ripresa dell’anno scolastico 2019/2020 (qui gli ultimi aggiornamenti su scuola e maturità ai tempi del coronavirus). Nel frattempo gli studenti si organizzano per seguire le lezioni online. Non tutti hanno pc e strumenti informatici idonei a casa per la didattica a distanza. Anche a questo sta pensando il Governo: il decreto legge Cura Italia contiene anche una misura specifica per questa esigenza e che potremmo ribattezzare come “bonus computer“.

Bonus computer per lezioni online a casa: uso gratuito per redditi bassi

I primi feedback di studenti e insegnanti riportati dal ministro Azzolina sembrano descrivere “dati confortanti” in merito alla didattica a distanza: in generale c’è soddisfazione per il funzionamento delle lezioni online. Eppure bisogna considerare chi non ha un pc e appartiene ad un nucleo familiare il cui reddito basso rende difficile comprarne uno. Il ministero dell’Istruzione stanzia 70 milioni di euro nel 2020 per “mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme digitali per l’apprendimento a distanza “nonché per la necessaria connettività di rete”.

A questa dotazione si aggiungono 10 milioni di euro messi in campo per “consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione” e altri 5 milioni di euro che serviranno a “formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza”, per un importo complessivo di 85 milioni di euro investiti nell’emergenza corona virus per sostenere la didattica a distanza e rendere più agevoli le lezioni online.

Interventi anche sul personale: segnaliamo che è prevista l’assunzione di mille nuovi assistenti tecnici che  “in questa fase di emergenza, potranno dare sostegno alle attività di didattica a distanza per le scuole”, come ha spiegato il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.