Lavoro al PC, ormai in ogni azienda l’uso dei videoterminali rientrano nella normalità. Per i datori di lavoro nasce l’obbligo di legge, atti a tutelare la salute sul lavoro, nel caso in cui i dipendenti usano i videoterminali per il proprio lavoro.

Cosa prevede la legge

Prima a regolare questo tipo di lavoro era l’articolo 54 d.lgs 626/94 dalla contrattazione collettiva, che prevedeva di concedere una interruzione nel caso di lavoro continuativi davanti ai videoterminali.
Oggi è in vigore il dlgs 81/2008 che definisce regole precise per scongiurare i rischi per la salute del lavoratore connessi al lavoro con videoterminali.

Vi è l’obbligo per il datore di lavoro di riconoscere un interruzione di un quarto d’ore ogni due ore. Ad esempio, se il lavoratore svolge un’attività di quattro ore consecutive con uso di videoterminali, al lavoratore spetta di diritto l’interruzione che può essere esplicata tramite pause o anche mediante cambiamento di attività.

Pause su misura

Nel caso che il lavoratore abbia delle esigenze personali, può consegnare al datore di lavoro, un certificato medico richiedendo di stabilire temporaneamente delle pause su misura con diverse modalità e durata dell’interruzione.

La pausa è cumulabile?

La pausa per i lavoratori che svolgono attività con videoterminali è un diritto che preserva la salute sul lavoro, è dunque vietata la cumulabilità delle pause.
Inoltre, non deve essere considerata pausa il tempo di attesa davanti al PC in attesa di risposta dal sistema, in quanto l’operatore non può abbandonare il posto di lavoro.