“Sono poche le persone ad aver padroneggiato l’arte di godersi il benessere raggiunto. Io mi sono specializzato nel campo dell’arte e quindi passo il tempo divertendomi“, affermava David O. Selznick. Tutti quanti vorremmo fare sempre e solo cose di nostro gradimento. Non sempre, purtroppo, questo è possibile. Lo sanno bene le tante persone che si ritrovano a svolgere attività poco consone alle proprie aspettative, tanto da non vedere l’ora di poter cambiare o addirittura dire addio al mondo del lavoro.

 In tale ambito può giungere in aiuto la pensione.

Un traguardo importante a cui è possibile accedere solamente se in possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Anche una volta in possesso di tale trattamento, però, non è possibile dormire sonni tranquilli. Questo perché molti pensionati ricevono un assegno talmente basso da risultare inadeguato a pagare i vari beni e servizi necessari a soddisfare le proprie necessità personali. Fortunatamente con l’arrivo del 2024 si dovrebbe assistere all’erogazione di una pensione più alta. Ecco cosa aspettarsi.

L’aumento più importante della pensione 2024 riguarda gli over 75 anni

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale provvederà all’aumento delle pensioni per il 2024. Questo al fine di adeguarle al costo della vita e proteggere il potere di acquisto dei pensionati duramente colpiti dall’inflazione. La rivalutazione per l’anno in corso era stata fissata al 7,3%. In seguito, il dato definitivo ha registrato uno scarto pari al +0,8%. Per questo motivo sulle pensioni del 2023 vengono riconosciuti i pagamenti di arretrati e conguagli. Per determinare i prossimi aumenti, comunque, si attende la rivalutazione definitiva del 2023.

A tal proposito, entro il 20 novembre verrà emanato un decreto da parte del Ministero dell’Economia per stabilire la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione sulle pensioni. Ebbene, stando alle prime stime, la rivalutazione nel 2024 potrebbe essere pari al 5,5% o addirittura al 6%.

Ad essere maggiormente interessati da tali aumenti dovrebbero essere le persone con un’età superiore a 75 anni. Quest’ultime, infatti, hanno diritto già nel corso del 2023 ad un aumento straordinario. In particolare, come ricordato dall’Inps con il messaggio numero 2329 datato 22 giugno 2023:

“Per l‘anno 2023, l’incremento è pari:

  • all’1,5% per i soggetti infra75enni;
  • al 6,4% per i soggetti ultra75enni.

Per l’anno 2024, l’incremento è pari al 2,7% senza distinzione di età. L’incremento viene riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore all’importo mensile del trattamento minimo INPS. Qualora il trattamento pensionistico complessivo sia superiore al predetto importo e inferiore a tale limite aumentato dell’incremento, l’incremento è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato. La base di calcolo è pertanto rappresentata dall’importo del trattamento minimo, rispettivamente, degli anni 2023 e 2024″.

Per finire, soffermandosi sulle pensioni minime si ricorda che a partire dal 1° luglio 2023 sono aumentate a quota 600 euro. L’intento del governo sembra essere comunque quello di aumentare il relativo importo, fino ad arrivare a mille euro. L’ipotesi più probabile, però, sembra essere che nel breve periodo si raggiunga l’intesa per un incremento più modesto, ovvero fino a 700 euro. Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta di supposizioni. Bisogna infatti attendere le prossime mosse del governo per capire se e come aumenterà effettivamente l’assegno pensionistico.