Richiedere la NASPI è un passo comune per coloro che perdono il loro lavoro involontariamente. È possibile inoltrare la richiesta a partire dall’ottavo giorno successivo alla perdita del lavoro. O dal giorno seguente alla presentazione della domanda, a condizione che questa sia stata presentata entro 67 giorni dalla perdita del lavoro. In caso contrario, si perde il diritto all’indennità. La durata massima della NASPI può estendersi fino a 24 mesi.

Di conseguenza, non è insolito che i lavoratori trovino un nuovo impiego, anche se temporaneo, durante il periodo di percezione dell’indennità.

Ma quali sono le conseguenze in queste circostanze? Questa è una domanda frequente tra molti lettori e disoccupati, come illustrato dal quesito che ci è stato posto oggi.

“Spettabile redazione, volevo alcune delucidazioni in merito alla NASPI nel caso di nuovo lavoro. Ho ricevuto una nuova offerta di lavoro per due mesi come inserviente in una azienda. Devo sostituire un loro dipendente assente temporaneamente. Per due mesi di lavoro però ho paura di perdere la NASPI. Io sono andato in disoccupazione a febbraio ed ho preso finora due mesi di NASPI. Dovrei avere diritto a 14 mesi di indennità e non vorrei che per colpa di questo nuovo lavoretto, perdo il diritto al reddito che mi da da mangiare adesso. Mi spiegate come funziona?”

La Naspi decade o si sospende? Ecco in quali casi e cosa deve fare il disoccupato

La NASPI rappresenta l’ammortizzatore sociale destinato ai disoccupati che perdono il lavoro per motivi non imputabili alla loro volontà. Questo strumento è progettato per offrire supporto finanziario durante il periodo di inattività lavorativa e la ricerca di una nuova occupazione.

L’indennità corrisponde al 75% dello stipendio medio percepito negli ultimi quattro anni, aumentato del 25% per l’eventuale differenza che supera lo stipendio medio minimo garantito. A partire dal sesto mese di godimento, l’importo della NASPI subisce una riduzione progressiva del 3% mensile.

Questo meccanismo stimola il beneficiario a ricercare attivamente una nuova occupazione. Ma cosa accade se il disoccupato trova lavoro?

Anche se si trova un’occupazione, è possibile continuare a ricevere la NASPI. Ma, naturalmente, se il lavoro è di tipo stabile, il diritto all’indennità si sospende. La NASPI può subire una riduzione dell’importo in base al tipo di lavoro trovato e al reddito generato da quest’ultimo.

Importi, durata, nuovo lavoro e cosa accade al disoccupato che prende l’indennità dall’INPS

L’importo dell’indennità di disoccupazione si riduce nel caso in cui il beneficiario inizi una nuova attività lavorativa autonoma, ma solo se il reddito annuo generato da questa attività, e la conseguente imposta dovuta, sono inferiori alle detrazioni fiscali spettanti, ossia circa 5.500 euro di reddito annuo. La riduzione applicata è dell’80% dei redditi prodotti.

Tuttavia, la NASPI viene sospesa anche quando il beneficiario trova un nuovo impiego come dipendente, purché il contratto di lavoro subordinato abbia una durata inferiore ai sei mesi e un reddito annuo presunto inferiore a 8.145 euro. In queste situazioni di sospensione, il disoccupato è tenuto a comunicare all’INPS l’inizio della nuova attività lavorativa e i redditi attesi da questa.

In assenza di tale comunicazione, la NASPI è sospesa per tutta la durata del nuovo rapporto di lavoro. La NASPI termina definitivamente, quindi decade, se il beneficiario trova un nuovo lavoro che supera le soglie di reddito sopra menzionate o se ottiene un contratto di lavoro subordinato con durata superiore ai sei mesi.