Cosa accade a chi, rilasciando una falsa dichiarazione Isee o Dsu si palesa come nullatenente per aver diritto ad agevolazioni e detrazioni fiscali quando in realtà il suo reddito è più alto?   Va in ogni caso distinta la falsa dichiarazione dall’errata indicazioni di alcune informazioni all’interno del modello, per la quale può essere apportata modifica o integrazione.   In questo articolo ci occuperemo delle sanzioni pecuniarie e penali che rischiano coloro che presentano una dichiarazione falsa per accedere ai benefici destinati a nuclei familiari in difficoltà economica.

Eè da sottolineare il fatto che lo Stato, per combattere questi fenomeni di dichiarazioni mendaci, ha dei sistemi di controllo da parte di Agenzia delle Entrate, Inps e Guardia di Finanza.   Il metodo per scovare i furbetti è l’incrocio dei dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate con quelli dell’Anagrafe tributaria che contiene, oltre alle dichiarazioni fiscali, anche i dati relativi al possesso di immobili, veicoli, polizze assicurative, rapporti con istituti bancari e finanziari.   Incrociando questa serie di informazioni con le dichiarazioni rese nel modello ISEE o nella DSU emergono eventuali incongruenza che possono innescare successivi controlli per verificare sia la capacità reddituale del dichiarante che del suo nucleo familiare con relativa dotazione patrimoniale.   Nel caso in cui venga riscontrata un’omissione, che potrebbe anche essere frutto di incomprensioni, potrà essere richiesto di presentare un nuovo modello ISEE o una nuova DSU integrando le omissioni o rettificando quelli non riportati correttamente.   Qualora, invece, nelle attività di verifica risulti emergere una dichiarazione mendace potranno essere applicate le sanzioni penali e pecuniarie riportate negli articoli 75 e 76 del testo unico sulla documentazione amministrativa. [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Per i furbetti dell’ISEE prevista la reclusione fino a 3 anni e multe fino a 516 euro.[/tweet_box] Oltre a prevedere la decadenza dei benefici ottenuti con la falsa dichiarazione, sarà richiesta la restituzione di quanto ottenuto con la dichiarazione mendace.
Chiunque, poi, rilasci una falsa dichiarazione è anche punito ai sensi del codice penale per

  • Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri per cui è prevista la reclusione fino a 3 anni
  • False dichiarazioni sull’identità o su qualità personali, proprie o altrui per cui è prevista la reclusione fino ad un anno e sanzioni fino a 516,27 euro.