I ritardi per l’avvio delle domande per accedere al bonus psicologo rischiano di sballare il reddito? Come canta Shade con il brano Allora ciao: “Un secondo e riparto, sono un treno in ritardo e so che non è facile cancellare un’immagine, come per quei ricordi che non vuoi ricordare”.

Uno dei maggiori timori di chi prende il treno è di dover fare i conti con un ritardo. Una sensazione che è possibile provare anche quando ci si ritrova alle prese con alcuni adempimenti burocratici.

Lo sanno bene tutti coloro che attendono con impazienza di accedere al bonus psicologo 2023. Non si tratta di un errore di battitura, bensì della pura e semplice realtà.

Chi ha diritto al contributo per le spese relative a sessioni di psicoterapia

Le domande per il bonus psicologo inerente l’anno passato, infatti, potranno essere presentate nel periodo compreso dal 18 marzo fino al 31 maggio 2024, attraverso l’apposito servizio disponibile sul sito dell’Inps oppure tramite Contact center. Per il bonus psicologo 2024 e gli anni seguenti, l’Inps provvederà a comunicare ogni anno, attraverso un messaggio ad hoc, la finestra temporale di riferimento per presentare la relativa domanda. Entrando nei dettagli, come spiegato dall’Inps con la circolare numero 34 del 15 febbraio 2024, hanno diritto a tale misura:

“le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico. Il beneficio, a decorrere dall’anno 2023, è riconosciuto una sola volta per ciascuna annualità ai soggetti in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei requisiti di seguito descritti:

  • residenza in Italia;
  • valore ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, ai sensi dell’articolo 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, non superiore a 50.000 euro“.

Isee per bonus psicologo: così i ritardi rischiano di sballare il reddito

L’importo del contributo, pari a massimo 1.500 euro, viene stabilito in base all’Isee del soggetto richiedente.

Ma non solo, le graduatorie per l’assegnazione della misura, distinte per Regione e Provincia autonoma di competenza, vengono stilate tenendo conto del valore ISEE più basso e, a parità di quest’ultimo dato, dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. Proprio il ritardo dell’avvio delle presentazione delle domande, pertanto, finisce per creare una discrepanza tra la verifica dei requisiti economici e l’annualità di riferimento.

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ricordiamo, si basa sulla situazione reddituale e patrimoniale di due anni addietro. Per accedere al bonus psicologo 2023, pertanto, si sarebbe dovuto tenere conto dei dati patrimoniali e reddituali inerenti l’anno 2021.

Il via per le domande del bonus psicologo nel 2024 comporta uno spostamento dei parametri di un anno. Ne consegue che chi supera la soglia dei 50 mila euro con l’Isee 2024 rischia di non accedere a tale misura, anche se il valore Isee del 2023 era più basso. Ma non solo, anche un leggero aumento di tale indicatore rispetto all’anno scorso può portare ad avere un contributo dall’importo più basso.

L’unico modo per attenuare tale problematica può essere rappresentata dall’Isee corrente. Quest’ultimo però, è bene ricordare, può essere richiesto solamente in presenza di rilevanti variazioni del reddito o del patrimonio.