Quali sono gli incentivi biogas confermati nel 2018? Ci ha scritto a tal proposito uno studente di Siena che ci pone un quesito interessante. Questo il suo caso “sto collaborando con un caseificio nella provincia di Pistoia, una PMI, in merito al riciclo dei loro scarti di produzione derivanti dalla lavorazione del latte in un’ottica di economia circolare. Una idea era quella di impiegarli all’interno di un impianto a biogas di digestione anaerobica collegato ad un motore di cogenerazione con potenza di 11 KW che fornisse energia elettrica e termica per l’autoconsumo.

Vorrei sapere se ci sono novità per quanto riguarda incentivi per l’installazione di un impianto del genere, ad esempio contributi a fondo perduto o simili da parte della regione ma anche a livello europeo, chi sarebbe eventualmente l’ente promotore (regione, stato, UE..), se c’è già un bando aperto in merito e a quanto ammonterebbe anche indicativamente tale supporto”.

Rispondiamo al suo quesito che può essere di utilità anche per altri lettori interessati a conoscere gli incentivi biogas 2018 di cui non si parla molto ma che invece potrebbero avere applicazioni interessanti. A tal proposito l’ultimo riferimento legislativo è al decreto ministeriale sulla “Promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti” entrato in vigore lo scorso marzo. L’obiettivo è quello di portare le fonti rinnovabili nei trasporti al 10% entro il 2020 (percentuale ora ferma al 6,4%).
La novità più di rilievo contenuta nel decreto consiste nell’obbligo del GSE, a seguito di richiesta del produttore, di ritirare, per un valore corrispondente a 375,00 euro per 10 anni dalla data di decorrenza del periodo di incentivazione, ciascun certificato di immissione in consumo di biocarburanti (“CIC”) che incorpora ogni 10 Gcal di biocarburanti immessi nella rete di gas naturale, entro la soglia massima annua ritirabile fissata dall’art.

3 del D.M. del 10 ottobre 2014, da immettere in consumo in un determinato anno da parte del soggetti operanti nel commercio della benzina e del gasolio che non hanno aderito a tale meccanismo per il periodo 2018-2027 inviando apposita comunicazione al GSE, entro il 18 aprile 2018 .

Oltre ai nuovi impianti, può rientrare negli incentivi biogas, il biometano prodotto da un biodigestore esistente e utilizzato anche per la produzione di energia elettrica già oggetto di incentivazione senza subire nessuna decurtazione.

Gli incentivi possono essere richiesti dagli impianti in Italia ma anche da quelli collocati in Paesi confinanti che producono ed esportano biometano o biocarburante avanzato diverso dal biometano italiano.

Incentivo biogas, biomasse e bioliquidi sostenibili: a quanto ammonta

Entriamo dunque nel vivo e vediamo a quanto ammonta l’incentivo biogas di cui parliamo. La percentuale è dell’80%. La Legge di Bilancio 2018 ha confermato l’incentivo intervenendo sulla platea di beneficiari includendo anche gli esercenti di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili che cessano tra il 31 dicembre 2016 ed il 31 dicembre 2018. C’è tempo fino al 31 dicembre 2018 per comunicare al ministero dello Sviluppo economico i dati per la notifica alla Commissione UE del relativo regime di aiuto, necessari alla verifica di compatibilità con la disciplina degli aiuti di Stato a vantaggio dell’ambiente e dell’energia 2014-2020.

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