Per andare in pensione nel 2022 con Ape Sociale, arrivano delle belle novità sul requisito contributivo. Dato che, attraverso un emendamento alla Legge di Bilancio per il prossimo anno, sembra esserci l’accordo politico tra le forze di maggioranza. Per permettere il ritiro dal lavoro degli operai edili. Con 30 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Anziché 36 anni così come previsto ad oggi.

Gli operai edili per andare in pensione nel 2022 con Ape Sociale, e con 30 anni di contributi versati, dovranno chiaramente rispettare pure il requisito anagrafico.

Che è posizionato a 63 anni di età. Così come è riportato in questo articolo.

In pensione nel 2022 con Ape Sociale. Ecco le belle novità sul requisito contributivo da rispettare

Di conseguenza, andare in pensione nel 2022 con Ape Sociale sarà più facile per gli operai edili. Ovverosia, per una categoria di lavoratori che svolge mansioni non solo faticose. Ma spesso anche molto rischiose.

In pensione nel 2022 con Ape Sociale e con la Quota 93. Ovverosia, con 63 anni di età e con 30 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Sono queste, quindi, le belle novità sul requisito contributivo a favore degli operai edili.

E questo nell’ambito di una proposta di modifica che, come sopra accennato, avrebbe trovato il via libera da parte del Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

Belle novità sul requisito contributivo per gli operai edili

Per andare in pensione nel 2022 con Ape Sociale, infatti, i requisiti contributivi da rispettare sono due. In base alle categorie lavoratori che possono esercitare l’opzione di accesso alla misura. Ovverosia, 30 anni oppure 36 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Con gli operai edili che, quindi, dal prossimo anno potranno ritirarsi dal lavoro beneficiando di un grosso ‘sconto’ sul requisito contributivo. Il che significa che, di riflesso, per questa categoria di lavoratori si amplierà pure la platea dei potenziali beneficiari.

Per l’Ape Sociale 2022, infine, ricordiamo che per il prossimo anno, rispetto al 2021, la lista dei lavori gravosi è stata estesa.