Il fenomeno dell’occupazione abusiva delle case in Italia esiste ancora e non si riesce a debellare. Andare in vacanza e al rientro trovare un proprio immobile occupato da estranei non è una piacevole sorpresa.

Il problema è che il proprietario non riesce a cacciarli così facilmente. È lui che dovrà denunciare l’accaduto alle autorità e sarà lui a dover dimostrare di esserne il proprietario e che gli occupanti si trovano nella sua abitazione abusivamente (ossia senza nessun titolo). E i tempi per fare tutto ciò non sono così brevi.

Nel frattempo che la casa è occupata, a ogni modo, è l’effettivo proprietario che continua a rispondere dei carichi fiscali a cui è soggetto quell’immobile. Quindi, sarà il proprietario a dover indicare la proprietà nella dichiarazione redditi e sarà lo stesso proprietario anche colui che dovrà pagarci l’IMU.

Ma proprio su quest’ultimo aspetto, finalmente, arriva in soccorso la legge di bilancio 2023. Il testo approdato alla Camera per l’esame parlamentare prevede, infatti, l’esenzione IMU immobili occupati.

Esenzione IMU immobili occupati (requisiti e domanda)

In sostanza, si prevede l’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano di una legge che stabilisce l’esonero dal pagamento dell’IMU per

gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614 (violazione di domicilio), secondo comma, o 633 (invasione di terreni o edificio) del codice penale, ovvero per i casi in cui l’immobile sia occupato abusivamente, qualora sia stata presentata denuncia o iniziata azione in sede giurisdizionale penale.

L’esenzione IMU immobili occupati non sarà automatica. Si prevede che per fruire del beneficio il soggetto passivo (ad esempio proprietario) dovrà comunicare il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione.

Tale comunicazione dovrà essere fatta al comune interessato (ossia quello in cui si trova l’immobile occupato), secondo modalità telematiche che dovranno essere stabilite con apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città e Autonomie locali.

Ugualmente, al comune, bisognerà comunicare anche l’avvenuta cessazione del diritto all’esenzione nel momento in cui l’immobile è liberato dall’occupazione abusiva.

Un fondo per ripagare i Comuni

Ricordiamo che l’IMU è un tributo comunale. Quindi, il gettito che ne deriva finisce nelle casse degli enti locali in cui si trovano gli immobili oggetto del tributo.

Al fine di ristorare i comuni a seguito dell’esenzione IMU immobili occupati, la manovra 2023 istituisce un fondo di 62 milioni di euro a partire dal 2023.

Si ribadisce che la misura qui in commento dovrà trovare conferma nell’approvazione definitiva della manovra a opera di Camera e Senato. Per ora la disposizione c’è ed è inserita nel testo licenziato dal governo. Intanto il 16 dicembre prossimo scade il versamento saldo IMU 2022.